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De Zerbi: 'Sarri mi ha emozionato, tornerei volentieri in Italia'
"La scelta di venire ad allenare lo Shakthar mi rispecchia al 100%. Non sarei mai andato via da Sassuolo se ci fossero stati i presupposti, se avessi saputo che erano diversi i piani".
"Sarri si è detto dispiaciuto perché sono andato via dall'Italia? Ho sentito la sua intervista, mi ha emozionato. Mi sento italiano, tornerei volentieri, seguo e mi manca il campionato, ma poi mi scontro con una cultura calcistica che non è la mia. Che però sta cambiando come dimostrano Mancini e tanti bravi allenatori giovani. L'Europeo è tutto di Mancini, ma io sono orgoglioso dei ragazzi che ho cresciuto al Sassuolo (Berardi, ma soprattutto Locatelli e Raspadori). Vedere una crescita analoga è un emozione che può provare solo un professore, oltre a un allenatore. Per me è una soddisfazione che vale come un titolo".
"Stare all’estero è una esperienza che arricchisce, ho trovato la società più simile a me. Qui la comunicazione con due interpreti (uno ucraino uno portoghese per i brasiliani ndr) è un casino. Ma sento il rispetto nei miei confronti, tanto che alcuni giocatori stanno imparando l'italiano…".