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    De Zerbi-Marsiglia, ora che succede? Benatia rinnova la fiducia ma la stagione passa dalle prossime quattro

    De Zerbi-Marsiglia, ora che succede? Benatia rinnova la fiducia ma la stagione passa dalle prossime quattro

    • Andrea Distaso
    Sarà una sosta per le nazionali particolarmente agitata quella che l'Olympique Marsiglia e Roberto De Zerbi dovranno cercare di superare con rinnovato entusiasmo e ritrovate certezze per superare lo choc del pesante 1-3 incassato per mano dell'Auxerre nell'ultimo turno di Ligue 1. E in vista di una serie di partite da qui a metà dicembre che diranno molto sulla stagione dell'OM e sul progetto tecnico affidato all'allenatore bresciano. Lens, Monaco, Saint-Etienne e Lille saranno le prossime avversarie da qui alla sosta natalizia, un ciclo di gare che ridefinirà le ambizioni stagionali di una squadra che ha sì cambiato moltissimo ma anche chiuso la finestra estiva del calciomercato con un saldo negativo di appena 6 milioni di euro ma investimenti in entrata per 87 (fonte Transfermarkt).

    PASSIONE PURA - Tanti cambiamenti, di calciatori ma soprattutto di filosofia, che la società presieduta da Pablo Longoria con la collaborazione del direttore sportivo Mehdi Benatia tiene in evidente considerazione. Ma che non può non passare dalla solita legge dei risultati, che negli ultimi a Marsiglia ha “bruciato” allenatori con curricula importanti o che avevano trovato il modo di farsi apprezzare dalla tifoseria locale. "Prima di andare su un allenatore come De Zerbi conoscevamo benissimo il suo carattere. È uno che - e non parlo nemmeno dell'aspetto tattico che non è nemmeno la cosa più importante - che vive per il calcio. È la sua passione, lo dice e lo ha detto anche ai giocatori. A inizio stagione dicevamo che su di lui c’erano club come il Manchester United e la gente non ci credeva che aveva l'imbarazzo della scelta e che ha scelto l'Olympique Marsiglia. Questo lo ha motivato ed è quello che ha detto fin dall'inizio quando lo abbiamo chiamato con il presidente, era questo lato del Vélodrome e questa passione”, dice di lui Benatia nell'intervento alla trasmissione di RMC Sport “Rothen se enflamme”, condotta tra gli altri dall'ex calciatore di Monaco e Paris Saint-Germain Jerome Rothen. L'ex difensore di Roma e Juventus aggiunge: "Quando conosci il personaggio, sai che si adatta perfettamente a questa città. Lui è amore, è calcio, è passione e quando vede la squadra così mi dice: 'Medhi se sono io il problema non esitare, non ho bisogno di soldi, lo sappiamo benissimo perché ha lasciato il contratto con il Brighton e non è il caso di venire a nascondersi qui. Per me avere un allenatore come De Zerbi in Ligue 1 è eccezionale, si è guadagnato il rispetto in Italia. si è guadagnato il rispetto in Inghilterra e lo vediamo nella reazione dei giocatori” .

    TROPPO IMPULSIVO - Una difesa accorata per De Zerbi quella di Benatia, che nasce ovviamente anche dalla totale fiducia riposta nel suo modo di intendere il calcio, certificata dalla firma di un contratto fino al 2027 e dalla condivisione totale della strategia per costruire un organico che rispecchiasse al meglio le sue idee. Una fiducia che nemmeno i passi falsi casalinghi contro PSG e Auxerre hanno intaccato. Sconfitte pesanti da digerire e accompagnate dalle prime evidenti manifestazioni di dissenso da parte del caldissimo ed esigente pubblico del Vélodrome. E che hanno portato allo sfogo pubblico di De Zerbi nell'ultima conferenza stampa, quella nella quale ha messo il suo mandato a disposizione della società: "Non posso dire che il suo discorso sia normale o coerente. Ma dico solo che, poiché lo conosco molto bene perché passiamo molto tempo insieme al telefono o chiusi in ufficio, è un uomo che è così. L'allenatore soffre perché non è la sua squadra, non la riconosce. Poi non dico che siano giuste le sue affermazioni. Lì si vede che Roberto è un po' così... È un po' eccessivo, è un po' impulsivo, è come tutti noi un po' sanguigno".

    FIDUCIA TOTALE? - Benatia crede nel lavoro di De Zerbi e a RMC Sport lo ribadisce con forza: “Lui sa benissimo che per noi comunque non c’è nemmeno discussione. Lui è l’uomo adatto alla situazione , è un ragazzo d’oro, ricordo di più il fatto che con Roberto non avrete il 'me ne vado, il problema sono io, dobbiamo discutere e trovare un accordo' No, questo ragazzo vive per il calcio". Dalle parole ai fatti il passo non è ovviamente scontato, anche perché in una piazza che non vince la Ligue 1 dal 2010 e in cui l'ultimo grande acuto è stata la finale di Europa League del 2018 la pazienza è un concetto difficile da far accettare. Tanto più che nello stesso intervento a RMC Sport Mehdi Benatia non concede sconti al Marsiglia sui passaggi a vuoto più eclatanti di questa prima parte di stagione: “Sconfitte come quelle col Paris Saint-Germain sono vergognose, inaccettabili. Non c'è stato carattere, non c'è stato alcuno spirito combattivo e in una realtà come questa è qualcosa che non si può tollerare”.

    Lens, Monaco, Saint-Etienne e Lille: un poker di gare che definirà la dimensione esatta del campionato che attende l'OM, già lontano dalla vetta della classifica (a +9 dal Paris) ma chiamato a difendere gli ultimi due piazzamenti che conducono al ritorno in Champions League. Un traguardo non semplice da raggiungere dalla agguerrita concorrenza di società che negli ultimi anni si sono maggiormente strutturate per restare in alto, ma che per la gestione economica di una società della portata del Marsiglia è troppo importante.

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