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    De Zerbi: 'Berardi? Solo Werner ha fatto meglio. Caputo come Schillaci. Rinnovo? Nessun contatto...'

    De Zerbi: 'Berardi? Solo Werner ha fatto meglio. Caputo come Schillaci. Rinnovo? Nessun contatto...'

    Roberto De Zerbi, allenatore del Sassuolo, parla della sua squadra, dei giocatori simbolo, del ricordo del presidente Squinzi, in una lunga intervista rilasciata a la Gazzetta dello Sport. Partendo, però, dal coronavirus: “Sono rimasto con la squadra a Sassuolo, sede lavorativa, come da indicazione del club e del governo. Moglie e figli sono a Brescia. La giornata è una lunga videochiamata. E la preoccupazione per i miei genitori, anche a loro a Brescia. Ho amici che hanno avuto dei lutti. Brescia è città orgogliosa, forte, che non ostenta il dolore. Non sono mai stato tanto bresciano come oggi”.

    SU SQUINZI - “Mi ha sempre colpito l’ambizione. Mi diceva: “Mister, noi dobbiamo andare in Champions”. Questo perché era molto ambizioso, ma non da presuntuoso, da visionario. Futuro? Dipende dai programmi. Da quando sono morti i coniugi Squinzi, finora non ho mai parlato di progetti con nessuno”.

    SU BERARDI E BOGA - “Tenerli? Non so. Io so solo che questo Sassuolo è forte e non sa neanche lui quanto... Lo dicono la partite, i margini di crescita. È una squadra giovane, di prospettiva, seria”.

    SU LOCATELLI - “Ha deciso lui di diventare grande, noi lo abbiamo solo accompagnato. Mi sono anche scontrato quando dovevo. Il gruppo storico l’ha indirizzato. Ora è completo. Guida la squadra con la parola e con l’esempio”.

    SU BOGA - “Nell’uno contro uno ha pochi rivali al mondo. Anzi, nell’uno contro tre... Non conosceva l’esistenza della porta, faceva fatica a connettersi con i compagni, a farsi servire sulla corsa e a giocare senza palla. Lo abbiamo martellato. È gratificante vedere come è migliorato. Ha già segnato 8 gol, arriverà a farne stabilmente 15 a campionato”. 

    SU BERARDI - “Quando c’era, ha sempre fatto benissimo: gol, assist, prestazioni. Ne vorrei tanti di Berardi. In allenamento è un esempio. Solo Timo Werner alla sua età, 25 anni, ha segnato di più. È sottovalutato, come tante cose del Sassuolo. Domenico è un ambizioso che vive di calcio, intelligente e sensibile. Ha rifiutato delle occasioni per non cambiar vita, magari lo farà quest’estate o più avanti. Quando sarà in un club superiore, avrà la giusta valutazione. Berardi, Boga e Locatelli me li vedo in grandi squadre. Io me li porterei dietro”. 

    SU CAPUTO - “Se può essere lo Schillaci di Mancini? Per me sì. Pochi in Italia sono così forti in area e a porsi in maniera corretta verso la porta. È un professore ad attaccare lo spazio e a smarcarsi. Ciccio è arrivato in A tardi, si sta gustando tutto con la maturità di uomo esperto: è la sua forza”.

    ANCORA SUL FUTURO - “A me del contratto è sempre interessato poco. Però se non hai un contratto quando si devono fare programmi, è chiaro che possono aprirsi altri scenari. Ma io lavoro come se avessi 10 anni di contratto. In due anni abbiamo fatto crescere i giocatori, oggi la squadra è forte e ha margini per diventare più forte. Poi bisogna vedere i programmi del club. Dovesse arrivare la proposta di una grande, la considererei e verificherei se ci sono le condizioni per lavorare bene. Sono ambizioso, non arrivista. Pronto? Lo ero già due anni fa. Ma è anche vero che mi diverto molto ad allenare questi giocatori”.

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