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  • Fiorentina, De Silvestri: rilancio o partenza?

    Fiorentina, De Silvestri: rilancio o partenza?

    • Luca Cellini

    Su una cosa non ci sono dubbi: Lorenzo De Silvestri dovrebbe essere d'esempio nello spogliatoio della Fiorentina per come si comporta professionalmente, dentro e fuori dal campo. In un gruppo, quello gigliato, fattosi riconoscere negli ultimi anni per comportamenti extracalcistici da 'circoletto rosso', l'ex laziale si è sempre contraddistinto per una vita da atleta vero: non è mai finito al centro di episodi deprecabili, come molti suoi compagni di squadra, e anzi i suoi atteggiamenti (dal sostegno alle associazioni benefiche alla sua passione per l'arte) lo hanno messo in mostra come quel professionista che tutte le società vorrebbero avere in rosa. De Silvestri infatti si è innamorato di Firenze, l'ha girata in lungo e in largo fra musei, palazzi e mostre d'arte, facendo in questo senso da 'tutor' ad alcuni compagni di squadra. La sua ragazza inoltre ha creato un bel legame con quella di Alessio Cerci, cementando l'amicizia tra i due calciatori. De Silvestri è riuscito a prendere sotto la sua ala protettiva lo scapestrato ragazzo di Valmontone, e a fargli capire cose pretendono i tifosi viola, che anche quando fischiano - come è successo spesso con Cerci l'anno scorso - in realtà amano profondamente ogni singolo giocatore della Fiorentina.

    A questi comportamenti impeccabili non si sono però abbinate prestazioni sul campo particolarmente brillanti, visto che il rendimento di De Silvestri, seppur cresciuto notevolmente sotto la gestione Delio Rossi, non è mai sembrato al livello di quello che nel settembre 2010 lo aveva portato a esordire in Nazionale. De Silvestri pare aver pagato fin troppo la conduzione tecnica di Sinisa Mihajlovic, con cui non solo non è mai scoccato il feeling a livello umano, ma sono anche sorte incomprensioni che hanno portato l'ex allenatore viola ad interrompere il dialogo con il 22enne romano. L'arrivo di Romulo prima e di Mattia Cassani poi avevano fatto sì che De Silvestri, pur non manifestandolo apertamente, pensasse anche ad una sua dipartita anticipata da Firenze, dopo l'investimento compiuto su di lui - un anno e mezzo fa - di oltre sei milioni di euro.

    L'arrivo di Delio Rossi, che alla Lazio lo aveva di fatto lanciato stabilmente in prima squadra, lasciava presagire ad un suo rilancio definitivo, e infatti - anche in concomitanza con l'infortunio di Cassani - De Silvestri era tornato titolare per due mesi filati, alternando però prestazioni sufficienti a cocenti delusioni. E il ritorno di Cassani dal primo minuto, già domenica scorsa contro il Novara, ha di nuovo relegato De Silvestri in panchina; il cambio di modulo, inoltre, potrebbe penalizzarlo. Le offerte per De Silvestri non mancano: non ultima quella del Fulham, che permetterebbe alla Fiorentina di fare cassa e di compiere una bella plusvalenza. Delio Rossi, a differenza che con Cerci, non sembra aver chiuso definitivamente la porta al terzino, che a questo punto è padrone del proprio destino. Il suo procuratore gli ha dato una sorta di ultimatum in questa sessione di mercato di gennaio: rilancio a Firenze, dove è amato e stimato dai tifosi viola, che ne attendono la crescita definitiva e la maturazione, o partenza per altri lidi, in cerca di una maglia da titolare da non mettere mai in discussione.

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