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De Siervo: 'Riapertura stadi? Si può e si deve fare, il calcio non sia svantaggiato. Il sistema rischia il collasso'
SUL BILANCIO DELLA LEGA - "Siamo abituati a rivedere le stime, non sappiamo quando finirà questa pandemia. Ad oggi per la Serie A il danno è di 500 milioni di euro, un dato monstre perchè questo danno si ripercuote anche sulle serie minori. La Serie A ha circa un miliardo e 400 milioni di ricavi dai diritti tv, i costi sono equivalenti. Prima l'incidenza sul totale era del 60%, oggi senza il botteghino e gli sponsor la percentuale è destinata a salire. Il sistema è prossimo a un rischio di collasso. Non vanno sottovalutate le richieste di aiuto che arrivano dal presidente Gravina".
SUI DIRITTI TV - "La situazione è complessa, abbiamo un interlocutore forte come Sky e Dazn che ha dimostrato di credere nell'Italia. In questo momento non esiste una concorrenza forte, come avveniva nel passato con Mediaset. Siamo solleticando i grandi player internazionali come Amazon".
SUI TIFOSI - "Il calcio sta cercando di avere una relazione quotidiana con i tifosi. L'obiettivo è creare un gruppo di sostenitori davvero vicini alla squadra, dove il rapporto non si consuma nelle 38-50 gare dell'anno, ma ogni giorno".
SUI CONTRATTI DEI BIG - "Si parla di salary cap anche nel calcio, è un tema complicatissimo. Nessun paese può intervenire se non d'accordo con gli altri, altrimenti avremmo una fuga di talenti. La speranza è che si possa continuare ad investire non solo sui calciatori, ma anche sugli stadi. Il parlamento ha fatto un passo avanti, dobbiamo cercare di affrontare il tema della costruzione degli stadi veloci. Non possiamo restare bloccati davanti a tematiche di principio. Squadre come Inter, Milan e Roma hanno bisogno di grandi impianti, senza stadi non esistono i ricavi e senza ricavi non riusciremo a mantenere il calcio a un certo livello".