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    De Sciglio: bene con l'Italia, ora il Milan

    De Sciglio: bene con l'Italia, ora il Milan

    È sempre complicato capire quante e quali siano le colpe di un singolo individuo, soprattutto quando è l'intera squadra a sprofondare nella mediocrità. È questo il caso di Mattia De Sciglio, esterno destro del Milan. 

    SPESSO OUT - Il giovane classe 1992 arriva da una stagione poco esaltante, dove i continui infortuni ne hanno compromesso il rendimento. La fastidiosa fascite plantare prima e una distorsione alla caviglia poi, lo hanno costretto a saltare ben 16 gare di campionato. Quando impiegato da  Da Filippo Inzaghi, De Sciglio non è mai riuscito a fare la differenza, come del resto molti suoi compagni di squadra. 

    COME SANTON - Tante le aspettative attorno al canterano rossonero, che all'esordio ha immediatamente mostrato l'atteggiamento del campione, salvo poi intimidirsi col tempo. Una parabola molto simile a quella del nerazzurro Davide Santon, mai capace di compiere il definitivo salto di qualità che ne certificasse la consacrazione. 

    ENIGMA DA RISOLVERE - Altro piglio quando De Sciglio si ritrova convocato in Nazionale con Antonio Conte: Nel corso delle gare giocate contro Malta e Bulgaria, il rossonero ha fatto registrare notevoli progressi dal punto di vista della prestazione. Attento in copertura e preciso negli inserimenti è stato un sostegno importante per i propri compagni. Questo il motivo che spinge all'attenta riflessione: i difetti del giovane De Sciglio sono stati evidenziati da una squadra non all'altezza o il calciatore presenta ancora importanti limiti da colmare? Enigma che il Milan dovrà presto risolvere, perché il valore attuale del calciatore supera i dieci milioni di euro e nel caso andrebbe venduto il prima possibile. Il Real Madrid lo aveva cercato in passato, chissà che non possa rifarlo in futuro...

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