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  • De Sanctis-Handanovic:| Solo per numeri uno...

    De Sanctis-Handanovic:| Solo per numeri uno...

    • G.S.

    La sfida 'impassibile' è in quelle mani da giganti buoni, in quei capolavori confezionati in serie. De Sanctis-Handanovic: in quella sfida a distanza che parte da una porta ed arriva sino all'altra e fa di Napoli-Udinese un match con i guantoni. L'epicentro d'una notte assai speciale è in quegli undici metri tra le stelle d'un san Paolo a festa, la capolista che arriva sullo slancio della sua effervescenza e Mazzarri che mostra i muscoli per uscire dal cunicolo delle sue ultime due giornate normalissime.

    Si gioca: ed allora qua le mani e pure le braccia di quei due antirigoristi per eccellenza cresciuti l'uno a fianco all'altro, gli amici contro d'una gara di ciapanò condotta con maestria, un duello tra artificieri sopravvissuti a bomber d'ogni genere e specie. Ma le prodezze non hanno confine e questo campionato ancora esente da prodigi ha appendici all'estero, alla Champions o alle qualificazioni europee, che consentono a De Sanctis e ad Handanovic di tenersi allenati, di mostrare la loro completezza e la loro esperienza internazionale.

    Il primo fotogramma è in Slovenia-Serbia: sul dischetto, Krasic ha il pallone che può condurre la sua Nazionale in Polonia ed Ucraina, ma di fronte c'è una sbarra umana che vieta il passaggio. Di nuovo Handanovic, a modo suo. Stadio san Paolo, Napoli-Bayern è un pezzettino della storia calcistica partenopea che Morgan De Sanctis va a tutelare da un'ingiustizia strapazzando Gomez. In quegli undici metri sotto al cielo, si gioca una partita a quattro mani.

    (Corriere dello Sport - Edizione Campania)

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