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    De Rossi, mai utilizzato così scarsamente

    De Rossi, mai utilizzato così scarsamente

     

     
     
    Che sia un problema di natura tattica, di ambientamento ai ferrei allenamenti di Zeman, o di scarsa compatibilità con il boemo, è da assodare ma una cosa è certa: Daniele De Rossi, da quando è in pianta stabile nella prima squadra della Roma, mai era sceso così poco in campo nelle prime sei giornate.
     
    TITOLARE – Daniele diventa un titolare della Roma nel 2004-2005: è l’anno del dopo-Capello, quello dei 5 allenatori che si susseguono sulla panchina giallorossa. Non un inizio di campionato dei più semplici per un ragazzo di 21 anni che da lì a poco sarebbe diventato da ‘giocatore di belle speranze’ a ‘capitan futuro’. Eppure De Rossi gioca con il carisma del leader e in quella stagione è una delle poche certezze che ha la Roma. Nelle prime sei partite resta in campo 339’ sui 540’ totali.
     
    SPALLETTI - Nel 2005-2006 in panchina si siede Spalletti. DDR diventa velocemente uno dei pilastri del 4-2-3-1 di spallettiana memoria e gioca tutti i primi 6 match eccezion fatta della quinta partita quando il tecnico di Certaldo lo sostituisce al 71’ nel corso di Cagliari-Roma, terminata poi 0-0. Nel 2006-2007 e nel 2007-2008 De Rossi non salta neppure un secondo e resta in campo in tutti i 540 minuti totali. Non riesce a ripetersi nel 2008-2009 quando inizia a rompersi qualcosa nel meccanismo della macchina perfetta creata da Luciano Spalletti e, non è un caso, che De Rossi scenda in campo 375’.
     
    RANIERI E LUIS ENRIQUE – Nonostante le dimissioni di Spalletti e l’arrivo di Ranieri, nel 2009-2010 gioca tutte le prime 6 partite di Serie A (segnò anche l’ultimo gol con Spalletti in panchina, Roma-Juventus 1-3). Nel 2010-2011, il primo (e ultimo) iniziato con il tecnico di Testaccio, De Rossi accumula un minutaggio di 396’ saltando, di fatto, poco più di metà tempo. Luis Enrique, appena arrivato a Roma, fa di Daniele il suo regista nei 3 di centrocampo nonostante l’arrivo nella
    capitale di Fernando Gago. L’argentino, non l’ultimo arrivato a livello di curriculum, viene dirottato nel ruolo di intermedio pur di non rinunciare alle capacità di De Rossi nel giocare davanti la difesa. DDR gioca tutte le prime 7 partite, dal match contro il Cagliari (perso ma con De Rossi a segno) a quello con il Palermo.
     
    ZEMAN – Anno 2012-2013. Oggi. Zeman è il nuovo tecnico della Roma e chiede e ottiene dalla dirigenza giallorossa Tachtsidis, greco longilineo. Lascia partire senza troppi indugi Pizarro alla Fiorentina spiegando “nel ruolo di regista ho già De Rossi e Panagiotis”. In realtà il boemo, con due mesi di ritardo, si corregge dopo Roma-Atalanta: “De Rossi? Può giocare da intermedio destro e sinistro, anche da regista. Ma quello viene dopo”. Storie di incomprensioni alle quali vanno aggiunti i due infortuni riportati da Daniele da inizio anno: prima in Inter-Roma (per un colpo subito da Pereira) poi in Nazionale nel corso del match tra Italia e Bulgaria. Morale della favola: De Rossi scende in campo in serie A solamente
    239’ sui 540 minuti totali. Non era mai successo a Capitan Futuro di giocare così poco. Se andiamo a vedere nel dettaglio ci accorgiamo che di questi, solamente nella partita contro il Catania all’esordio e contro la Sampdoria (quando sostituì nel secondo tempo uno spento Tachtsidis), DDR è stato schierato nel suo originario
    ruolo di regista basso davanti la difesa.
     
    MINUTAGGIO DI DE ROSSI NELLE PRIME SEI GIORNATE DI SERIE A
     
    STAG. 04-05 339'
    STAG. 05-06 521'
    STAG. 06-07 540'
    STAG. 07-08 540'
    STAG. 08-09 375'
    STAG. 09-10 540'
    STAG. 10-11 396'
    STAG. 11-12 540'
    STAG. 12-13 239'
     
     
     

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