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  • Rinnovo De Rossi:| La Roma rilancia

    Rinnovo De Rossi:| La Roma rilancia

    • V.N.

    Sempre di un quinquennale si parla, ma con un salto verso l'alto dello stipendio - più di sei milioni netti premi compresi - dal 2014 in poi. Una data non casuale: quell'anno scadrà il contratto da calciatore di Totti (poi gli spettano altri cinque anni da dirigente) e in cassa rimarrà un bel tesoretto da investire sul futuro. La Roma ha scelto di farlo con De Rossi, al quale chiede di sposare in pieno il progetto e adeguarsi ai suoi tempi.

    La proposta recapitata al procuratore del centrocampista nei giorni scorsi prevede una base fissa intorno ai cinque milioni per i primi due anni e, come detto, un'impennata nei tre successivi. Una strategia che ha convinto la scorsa estate i vari Lamela, Pjanic, Kjaer a legarsi al club giallorosso: in tutti i nuovi contratti l'ingaggio cresce sensibilmente dopo le prime due stagioni, quando il club conta di aumentare i ricavi grazie alla ristrutturazione societaria in corso su più fronti. A Trigoria attendono ancora una risposta da De Rossi ed è facile prevedere un ulteriore rilancio da parte del tostissimo agente Sergio Berti.

    Le parti si erano lasciate con una differenza tra richiesta e offerta superiore al milione, da moltiplicare per cinque anni. Più passa il tempo e più la Roma perde forza nella trattativa: da ieri è iniziato l'ultimo mese in cui De Rossi non è autorizzato a parlare con altri club. Da gennaio potrà farlo liberamente e il mese dopo firmare un contratto. Il fatto che Berti continui a discutere sulle cifre con i dirigenti giallorossi, da Sabatini a Baldini e Fenucci, è la conferma che il suo assistito ha ancora voglia di restare e gli ha chiesto di provare fino in fondo a strappare le condizioni migliori.

    Ma c'è pure tutto il resto: i milioni, nove netti all'anno, del Manchester City, le avance del Milan sempre meno discrete e i dubbi sulle prospettive della Roma a breve termine. De Rossi durante il ritiro di Riscone era entusiasta del nuovo corso lanciato sul campo da Luis Enrique, adesso chissà. Altro che cuore: l'affare continua a ruotare sui soldi. È iniziata troppo tardi e questo non aiuta, però è ancora in piedi. E c'è pure un'extrema ratio: firma e cessione a giugno. Quello sì sarebbe davvero un atto d'amore del centrocampista per evitare che la Roma lo perda a zero euro come è successo con Mexes. Il club pensa di aver fatto il massimo con quest'ultima offerta e ora aspetta segnali dal giocatore.

    (Il Tempo)

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