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De Rossi: 'Folle discutere Fonseca! Luis Enrique pareva matto, non lo perdonerò mai. Su Conte, Spalletti e la Fiorentina..'
SU GATTUSO - "Non lo vedevo come allenatore, invece ora è tra i più forti".
SUL SUO CALCIO - "Non c'è un mio calcio, non devo inventarmi niente. Il calcio è stato inventato da gente più brava, occorre solo prendere spunto. Per me il più forte di tutti è Guardiola, ha capovolto il calcio: tutti prendono da lui ma non sono come lui".
SU SPALLETTI - "Ho trovato un allenatore fortissimo, anche nella sua seconda esperienza. E' tra i migliori che ho avuto, ho un bel rapporto. Non è facile con lui, ha un carattere schietto e diretto, ma a livello di campo e idee è molto forte. Mi dispiace non abbia avuto una consacrazione maggiore, poteva avere un'occasione in una grande squadra. Spalletti è quello che mi ha insegnato di più, lo ho avuto per tanto tempo".
SU LUIS ENRIQUE - "A Roma non aveva una squadra fortissima. Quando si parte con un progetto, a Roma non puoi dargli 10 mesi. Però è voluto andare via lui, non glielo perdonerò mai. Ha ricevuto tante critiche ma ha fatto un grande lavoro, ci è entrato dentro. Il primo giorno ci ha dato un pallone dicendoci: 'giocate'. Inizialmente lo abbiamo preso per matto, ma ha cambiato il nostro modo di giocare".
SU FONSECA - "E' quarto in classifica, ha anche un calendario agevole. Metterlo in discussione è pura follia. Ha vissuto alti e bassi, giustamente la società è dalla sua parte. La squadra sa cosa fare in campo, per gioco e risultati la Roma è in linea anche se sta facendo fatica con le big. La Roma non è inferiore a Lazio, Milan e Atalanta".
SU CONTE - "Un uomo particolare, a volte sbrocca e fa casino, ma è un uomo leale. E' difficilissimo essere un suo giocatore ma è bello, ti succhia le energia. Una volta mi ha detto 'se giochi così non ti porto all’Europeo’. Guardo il telefono, leggo Antonio Conte e in automatico penso al mio avvocato che si chiama così. Ho risposto 'Antò, tutto a posto?'. Era il mister e mi ha gelato, ma meglio così. Altri a volte mi hanno detto 'sei fortissimo', poi mi hanno sfondato".