'E' la stagione più brutta della mia carriera'. Lo confida Daniele De Rossi agli amici, con assoluta onestà. Un Europeo vissuto da protagonista in estate gli ha evidentemente tolto lo smalto atletico in stagione. Diversi infortuni, contrattempi, gli equivoci con Zeman, le chance date ultimamente da Andreazzoli, la fiducia per fargli recuperare in campo il tono muscolare. A Udine Daniele ha fatto un passo indietro rispetto alle partite contro Genoa e Atalanta.

E' triste, e non se la sente di celebrare il traguardo dei 300 gol in serie A, come riporta l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport. Il tecnico di Massa conosce il suo stato d'animo. Appare improbabile che lo possa togliere domenica all'Olimpico, ma in partitella l'ha provato insieme a Tachtsidis, quasi a volerlo stuzzicare a trovare dentro di sé gli argomenti giusti. E' ancora a secco di gol in stagione, Daniele. Non gli era mai successo. La sua prima rete in carriera è datata 10 maggio 2003: quasi dieci anni fa in un Roma-Torino 3-1. Era una stagione scialba, un po' come questa.

Tre settimane dopo dopo la Roma perse la finale di Coppa Italia contro il Milan. La squadra allenata oggi da Allegri, papabile futuro allenatore della Roma. Un toscano come Spalletti, l'allenatore a cui De Rossi deve gran parte del merito della sua straordinaria carriera. Max lo potrebbe rigenerare. Il desiderio di De Rossi è di rimanere a vita nella capitale (ha firmato un contratto fino al 2017), ma a questo punto dovrà essere lui stesso a dimostrare di essere indispensabile per la Roma.