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    Roma, De Rossi: 'Convinto di battere l'Inter e di restare qui a vita, Lukaku...'

    Roma, De Rossi: 'Convinto di battere l'Inter e di restare qui a vita, Lukaku...'

    Dopo le tre vittorie, contro squadre in lotta per la retrocessione, per Daniele De Rossi arriva domani all’Olimpico l’Inter capolista. Da Trigoria ecco le parole in conferenza stampa dell'allenatore della Roma. 

    Con quale coraggio state preparando questa partita? 
    “Con coraggio, intelligenza e conoscenza, ogni squadra del mondo è battibile e lo è anche l’Inter che è la più forte del campionato. È una squadra abituata a tenere il dominio del gioco in pugno, sappiamo che ci sono delle cose che possono dargli fastidio, siamo consapevoli che siamo una squadra forte e possiamo fare una grande partita”. 



    Lei ha avuto contatti anche con la famiglia di Losi. Cosa è successo da parte sua e da parte della Roma? 
    “Non ho chiesto dov’era il luogo, la partita del giorno prima e il post partita mi hanno distratto. È un errore, mi dispiace non essere andato a salutarlo, non è un errore in malafede. È una questione di rapporto tra me e lui, la risposta di suo figlio mi ha fatto capire che la mela non cade lontano dall’albero, è una distrazione grave perché c’era un rapporto umano. Ho aperto un post sul social e ho visto le foto del funerale ho detto non ci credo. Ho parlato con Roberto Losi e ho pensato che la cosa importante fosse chiedere scusa a lui, credo che debba finire li”. 

    Domani sarà una sfida particolare anche per Romelu Lukaku. All’andata è stato fischiato e contestato, che partita ti aspetti da lui e pensi che possa avere un extra-power o un’extra-energia? 
     “Cerco di scindere l’aspetto emotivo da quello calcistico. A me basterebbe che faccia la stessa partita che ha fatto con il Cagliari: ha giocato per la squadra, ha fatto partire le azioni più importanti per la nostra squadra e ha tirato in porta 5, 6 7, volte, se tira in porta 5, 6, 7 volte a partita farà tantissimi gol. A volte giochi contro la tua ex squadra e fai un partitone a volte fai delle partite meno positive e sembra che tu abbia sofferto l’ambiente, invece è solo che affronti una squadra forte. Non ha più 20 anni, saprà gestire le emozioni”. 

    I ritorni di Smalling e Sanches, che era definito "fondamentale". 
    "È fondamentale come tutti gli altri, stanno accorciando le differenze coi compagni perché si erano allenati poco. Ancora li ho visti poco sul campo ma sono convinto saranno tanto importanti". 

    Una tua valutazione su El Shaarawy che è tornato centrale con te. 
    "Rispetto ma un po' di spocchia sempre, di spavalderia perché non siamo gli ultimi arrivati, stiamo a casa nostra e con 65mila spettatori. Ci deve essere una cosa intelligente sia tatticamente, strategicamente e come approccio alla partita. Essere consapevoli che ci saranno momenti in cui ci potranno schiacciare per 5-10 minuti, accettarlo e farli diventare 30-40-50-60 minuti significherebbe consegnarci. Nel lungo hanno dimostrato di essere diversi, i numeri stanno lì a quello. Nella partita singola sono straconvinto che possiamo vincere. El Shaarawy prima era morbido, faceva pochi contrasti, ora è diventato giocatore vero, è un giocatore che mi piace molto come mi piace Nicola Zalewski che è entrato benissimo col Cagliari. Sono loro i nostri due esterni alti a sinistra. Dirti se gioca non posso, altrimenti capisci la formazione. Volete sape troppo". 

    Sarà la prima settimana in cui giocherai 3 volte visto l'impegno col Feyenoord. Ci saranno accorgimenti in questo senso? 
    "Non facciamo valutazioni su chi giocherà domani o col Feyenoord. Magari li faremo alla partita successiva quella di Rotterdam". 

    Abbiamo letto "il predestinato", all'inizio invece eri "una scommessa". Chi si sente De Rossi? 
    "Ho letto 'predestinato' già due anni fa e poi dopo l'esonero alla Spal nessuno lo pensava più. Per me non esistono i predestinati, sono arrivato qui un po' per caso, nel posto dove vorrei passare tutta la mia vita". 
     

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