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De Magistris provoca De Laurentiis: con il Milan stadio mezzo vuoto
FRATTURA - I rapporti tra De Laurentiis e de Magistris sono ai minimi storici. Lo stadio, il vituperato San Paolo, motivo del contendere. Chiacchiere, gare a chi grida più forte, stucchevoli attacchi e la sensazione di voler scansare oggettive responsabilità addossandole all’altro. Il tutto compone un quadro palese nella sua disamina: debolezza, da ambo i lati. Consapevolezza di deficit, limiti e inconcludenza, che si riflettono sull’impianto di Fuorigrotta.
DE MAGISTRIS IN CURVA - L’ultima provocazione in ordine di tempo è firmata dal sindaco. Gli ultras della Curva B hanno fatto girare sul web un volantino, con il quale invitavano il primo cittadino a seguire la partita con il Milan nel settore da loro occupato. Un modo per palesare pubblicamente per chi parteggia, e non da oggi, la frangia più calda del tifo azzurro. De Magistris ha colto l’assist per rifilare l’ennesima stoccata al patron: “Sono fuori Napoli sabato, ma sarò con voi per la prossima in casa con la Fiorentina. Del resto dopo i reiterati e offensivi attacchi alla città e ai napoletani, ho deciso di non sedermi più accanto ad Aurelio De Laurentiis”.
LA RISPOSTA DEI TIFOSI - Una disgregazione ambientale che non fa bene alla squadra e allontana i tifosi. Domani sera, alla prima in campionato tra le mura amiche, al San Paolo ci saranno circa 35.000 spettatori. Nel 2011/12, sempre esordio, ancora il Milan di fronte, i tifosi presenti furono oltre 51.000: una differenza netta, testimonianza di stanchezza per un’estate avara di colpi da urlo e piena zeppa di polemiche e veleni.