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De Ligt, il difensore-regista ideale per il gioco di Sarri: imparerà da Chiellini, oscurerà Bonucci
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Alberto Polverosi
Ora la Juve sta per prendere Matthijs de Ligt, difensore non ancora ventenne dell’Ajax. Per il calcio di Sarri è l’ideale, trattandosi di un difensore centrale-regista. Sempre per il calcio del figlinese, meglio lui di Piqué, tanto per dire. Dividendo de Ligt nelle due fasi, quella di costruzione e quella di difesa, prevale nettamente la prima. Come difensore-marcatore, trasferendosi a Torino avrebbe il miglior esempio da seguire, Giorgio Chiellini. L’olandese deve acquistare padronanza e sicurezza in area di rigore. Con palla agli avversari, de Ligt non è per adesso il massimo della garanzia. Ma siccome il gioco di Sarri prevede il possesso della palla, ecco che diventerebbe uno straordinario punto di forza. Vede il campo, intuisce i movimenti dei compagni, ha il piede giusto per i lanci, ha il tempo degli inserimenti centrali. E’ un Bonucci più giovane, più incisivo e più completo come costruttore del gioco. Andando alla Juve, se Pjanic venisse oscurato dalla marcatura della squadra avversaria, la regìa passerebbe a de Ligt e la differenza non sarebbe così marcata.
C’è poi un’altra ragione che induce a vederlo come un giocatore ideale per Sarri ed è legata ai gol che segna su calcio d’angolo o sulle punizioni laterali. Nella scorsa stagione ne ha fatto uno anche alla Juve (sei in tutto, fra Eredivisie e Champions): se è vero che Sarri è un maestro per la varietà di schemi sui calci piazzati, con de Ligt si divertirebbe.
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