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De Ligt decisivo ma le mani sono un caso: quella frase di Sarri...
FIDUCIA - Una rete per i tre punti e per aumentare la fiducia in sé stessi che a volte può vacillare quando porti sulle spalle un peso da 85 milioni. Non è colpa sua ma deve sopportarlo. Segnare nel derby aiuta a farlo, così come allenarsi con grandi campioni: "Continuo a imparare, partita dopo partita - dichiara a fine partita -. I compagni mi aiutano molto, con Higuain e Ronaldo ho un rapporto fantastico". Non ha vinto molti duelli (solo il 58,3%) ma è cresciuto strada facendo, migliorando nella ripresa un primo tempo non convincente e segnato da quel tocco di mano in area. Il quarto nelle ultime quattro partite. Niente rigore, questa volta, e grandi polemiche anche perché il penalty fischiato a Lecce la scorsa settimana, sempre per mani di De Ligt, aveva una dinamica simile rispetto a quello del derby.
ANCORA LUI - Incredibile che capiti sempre all'olandese anche se poi non sempre i tocchi di mano si sono tramutati in rigore, come ieri sera. Colpa della difformità di giudizio e di un regolamento non chiaro che dall'inizio della stagione fa discutere non solo in Italia, ma in tutta Europa. De Ligt non ha temuto ("Sto con le braccia strette, non è mai rigore"), ma forse lo ha fatto Maurizio Sarri: "Aveva la mano al posto sbagliato nel momento sbagliato - ha dichiarato in conferenza -, per fortuna aveva anche il piede al posto giusto nel momento giusto".
@lorebetto