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De Laurentiis tuona: 'Il calcio va demolito e ricostruito'
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Commissariamento immediato, calcio sotto tutela per chissà quanto tempo. Nessuna amarezza?
«Dico solo che in questa lunga giornata, qua a Fiumicino, abbiamo perso soltanto del tempo: il calcio va demolito e, poi, ricostruito daccapo».
Con gli stessi protagonisti?
«Con idee e programmi, nuovi e realizzabili. Quando arrivi sul fondo, non puoi che ricominciare. Non c’è alternativa».
Lei non sembra preoccupato...
«Assolutamente no».
Come mai?
«Quando, fra di noi in Lega, riusciamo a fare una riflessione di gruppo, capita di guardare ad altre realtà. Quella inglese ci piace».
C’è stato un momento in cui potevate ricucire gli strappi fra le varie posizioni in campo?
«Da ricucire c’è l’intero movimento. Prima il Mondiale perso, ora questo spettacolo impensabile: se non cambiamo le cose adesso, addio».
Malagò, numero uno del Coni, vi aveva dato l’avviso: sulle elezioni c’è il rischio stallo meglio fare un passo indietro. «Il passo indietro, adesso, l’abbiamo fatto tutti. A me non importa che non ci sia stata la fumata bianca per la presidenza federale. Importa che questa lezione ci serva da scossa: la seria A può andare avanti, e vivere, anche da sola».