Getty Images for Leaders
Napoli, De Laurentiis scende in campo: i casi da risolvere, da Reina a Ghoulam
REINA - In cima alla lista delle priorità c'è la questione dei rinnovi di contratto. De Laurentiis ha fatto un grande sforzo per risolvere quelli più delicati di Insigne e Mertens prima dell'estate, ma non ha ancora completato il lavoro. Anche perchè nel frattempo è esplosa la grana Reina, la situazione più complessa tra quelle da risolvere. Ci sono delle divergenze importanti tra i piani del presidente azzurro e quelli dell'estremo difensore spagnolo. Innanzitutto progettuali: De Laurentiis era intenzionato a portare Reina sino a scadenza (2018) o tutt'al più era disposto ad allungargli il contratto per un altro anno con una spalmatura dell'ingaggio. Nella sua ultima uscita pubblica del resto, ADL spiegava come Reina godesse della sua stima, ma che il Napoli necessitasse di iniziare a programmare il futuro dopo di lui. Diametralmente opposta la posizione del portiere, che vorrebbe un triennale a cifre (non poco) maggiorate: l'ormai proverbiale ultimo contratto importante, e qui subentra la distanza economica. E' il terzo ambito però ad essere il più delicato, quello del rapporto umano tra i due, incrinatosi notevolmente, come ben noto, negli ultimi mesi. Soprattutto dopo la cena di fine stagione, quando alcune battute del presidente non sono andate giù tra un piatto e l'altro al numero 25 azzurro. I contatti telefonici con l'agente Quilon sono proseguiti soprattutto con il ds Giuntoli anche nelle ultime settimane, ma ora De Laurentiis è atteso al faccia a faccia definitivo con il manager spagnolo: o sarà rinnovo, magari con un'intesa a metà strada condita da una clausola rescissoria low cost, altrimenti sarà addio.
GHOULAM - Telenovela che va in scena da diversi mesi è quella invece legata al futuro del laterale algerino Faouzi Ghoulam, anche lui in scadenza nel 2018. L'entourage del giocatore continua a tenere alta, altissima, l'asticella delle richieste economiche. L'ultima, pare abbia toccato i 3 milioni a stagione, sulla scorta di quanto De Laurentiis aveva riconosciuto a Zuniga in un caso analogo qualche anno or sono. Al momento non sono pervenute offerte ufficiali per l'ex Saint-Etienne, anche complice il blocco del mercato dell'Atletico Madrid che seguiva con interesse l'evoluzione della vicenda. Nonostante questo però, e nonostante l'ottimismo dilagante delle ultime settimane sulla permanenza di Ghoulam, che a Napoli ci resterebbe volentieri, la posizione degli agenti non si è ammorbidita: toccherà ancora una volta a De Laurentiis condurre la lunga trattativa verso una soluzione definitiva. Se resta Ghoulam, allora Strinic chiederà immediatamente la cessione: il croato accetterebbe pure di giocarsi il posto da titolare con un nuovo terzino, ma ritiene inutile provare a farlo con chi da due anni e mezzo gli viene sistematicamente preferito, a maggior ragione nell'anno dei mondiali con la sua posizione in nazionale sempre più a rischio. Se Ghoulam invece andrà via, allora una nuova trattativa di rinnovo potrebbe aprirsi proprio con l'ex Dnipro.
MERCATO IN ENTRATA - Dalla questione rinnovi dipenderà di riflesso il mercato in entrata. Che serva un portiere è poco ma sicuro, ma per farne cosa? Se Reina va via, serve un profilo pronto a prenderne l'eredità. Se Reina resta, il Napoli potrebbe accontentarsi di un giovane che ne faccia le veci e che si prepari per la stagione successiva. Ne Sepe ne Rafael godono di necessaria fiducia per poter proiettare questo discorso su uno di loro. Per quanto riguarda l'out di sinistra, il Napoli ha individuato il profilo giusto in Mario Rui: ottimo se a partire fosse Strinic, non un grosso passo in avanti, anzi, forse uno indietro, qualora al portoghese venisse chiesto di rimpiazzare Ghoulam.
ESUBERI - L'innesto del '96 Ounas non graverà sulla lista, perchè under 21. Arrivasse Mario Rui, prenderebbe il posto, come detto, di uno dei due terzini sinistri attualmente in rosa. Per tutto il resto, se il Napoli se vorrà fare mercato, vedi Berenguer, avrà bisogno di sfoltire la rosa. Tanti gli inidiziati a partire, ma ci sono due casi in cui il patron dovrà scendere in campo con un ruolo da protagonista. Sistemare altrove Maggio e Zuniga, la coppia di esterni che aveva fatto grande il Napoli di Mazzarri e che da un bel po' è a fine ciclo, è estremamente difficile, in virtù degli ingaggi molto onerosi di cui godono e che è impensabile una medio-piccola possa riconoscergli. In questo quadro De Laurentiis proverà a giocarsi la carta della rescissione contrattuale. In tal caso, bisognerà ovviamente trattare sulle buonuscite.
SARRI E STAFF - Il rinnovo di Sarri al momento può attendere, anche se più che di rinnovo, visto che il contratto in essere prevede un rapporto professionale fino al 2019, bisognerebbe parlare di una revisione: adeguamento dell'ingaggio, eliminazione della doppia clausola e magari anche il prolungamento di un altro anno, fino al 2020. Se questo non è un qualcosa che il Napoli avrà la necessità di sistemare a strettissimo giro, sicuramente una chiacchierata con l'ex tecnico dell'Empoli De Laurentiis dovrà tenerla per chiarire alcune diversità di vedute sui progetti futuri. Un rinnovo immediato se lo aspettano invece quelli dello staff dell'allenatore e soprattutto lo staff medico rappresentato dal dottor De Nicola: il medico sociale, stando ai numeri di infortuni muscolari alla mano, numero uno in Serie A. De Nicola e il suo staff hanno il contratto in scadenza e per ora non hanno ricevuto offerte concrete per il rinnovo. Inutile dire che il medico del Napoli sia molto richiesto sul mercato. Soprattutto dalla Roma, che però al momento gli ha proposto soltanto un contratto di consulenza. Una squadra da scudetto d'altronde, la si allestisce a partire dai minimi dettagli. De Laurentiis lo sa, ed è tornato in campo per questo.