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    Napoli, De Laurentiis: 'Ho insistito con Koulibaly ma voleva andare via. Mertens, è l'ora dei saluti! Ha rifiutato 4,5 milioni lordi...'

    Napoli, De Laurentiis: 'Ho insistito con Koulibaly ma voleva andare via. Mertens, è l'ora dei saluti! Ha rifiutato 4,5 milioni lordi...'

    Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, rompe il silenzio. In un'intervista fiume a Radio Kiss Kiss Napoli ha parlato di tantissimi argomenti. Ecco le sue parole:

    IL MOMENTO - "Un grande abbraccio e saluti ai tifosi. Il Calcio Napoli è un'idea meravigliosa, non ha bisogno di essere sistemato perché non è successo nulla di grave in itinere. Il Calcio Napoli è vivo, vegeto, fortissimo. Io forse sono stato malinterpretato: ad un certo punto nelle dichiarazioni del passato ho parlato della vil moneta. Io considero che la maglia azzurra deve essere considerata dal tifoso la propria pelle sulla quale basare la propria identità. Allora chi è più tifoso di un giocatore che viene a giocare nel Napoli? Deve identificarsi con questa maglia. Quando poi a un certo punto vedi che scompaiono e che parlano solo di aumenti di stipendio, quando sono già dei privilegiati dato che guadagnano tantissimo, e poi vanno a finire addirittura in campionati misconosciuti. Solo per vil moneta? Allora uno rimane male, molto male, perché questo senso d'appartenenza dov'è?".

    KOULIBALY - "Ho lasciato andare Koulibaly perché mi ha detto 'Presidente, ho pochi anni davanti a me. Mi faccia andare, voglio andare'. Gli ho risposto 'No, tu non puoi andare al Barcellona perché non ha i soldi per pagarti, è in dissesto'. Poi si è fatto avanti il Chelsea e non abbiamo potuto dirgli di no. Non abbiamo potuto farlo perché ad un personaggio come Koulibaly, seppur io avessi insistito (cosa che ho fatto per un mese e mezzo offrendogli 6 milioni netti a stagione per cinque anni, quindi 60 milioni lordi), vuole andare a fare un'altra esperienza in un club di prestigio, in un campionato che è forse il massimo al mondo, bisogna essere anche riconoscenti. Uno non si può trincerare dietro un no".

    SCELTE IMPOPOLARI - "Il tifoso è tifoso, De Laurentiis è società e tifoso. Sento fortemente l'appartenenza al Napoli, ai colori, alla maglia, la sento come una mia pelle. Però poi quando devo ragionare come società non devo dimenticarmi che il calcio è diventato anche un'industria e l'industria deve seguire le regole del mercato. Dobbiamo, purtroppo, delle volte, andare contro il desiderio del tifoso".

    MERTENS - "Mertens si è proposto per un altro anno, perché sa di avere 35 anni e che prima o poi deve ritirarsi. Se poi anche lui ne fa una questione di vil denaro allora devo dire no perché devo difendere le possibilità che il Napoli nel rinnovarsi deve trovare. Quindi se io dovessi pagare una cifra sproporzionata al signor Mertens mancherebbe nel budget del bilancio previsionale del prossimo campionato quanto serve per prendere dei giocatori più giovani. Salutare Mertens? Assolutamente sì perché quando l'ultima volta gli ho offerto 4,5 milioni lordi e lui ha rifiutato gli ho risposto 'Guarda, non posso che augurare a te, a tua moglie e a tuo figlio Ciro ogni bene. Ti ringrazio per ciò che ci hai regalato con le tue straordinarie dimostrazioni di agonismo, capacità, serietà con i gol che hai realizzato. Però non possiamo andare oltre la nostra possibilità. Del resto io devo comprare dei giocatori giovani che rappresentino il Napoli per le prossime stagioni. Quando noi abbiamo fatto un twist cambiando con giocatori giovani, tra cui c'erano Mertens e Koulibaly, il tifoso era dubbioso, storceva il naso. Forse anche all'arrivo di Cavani. Com'è che siamo così bravi che da noi diventano tutti fortissimi? È l'aria di Napoli".

    TIFOSI - "Tifosi vessati? Veniamo fuori da un periodo unico, irripetibile, quello del Covid. Quando perdi più di 200 milioni, in un contesto enorme come quello del calcio dove si stanno perdendo miliardi e siamo in una bolla, con tanta incertezza, ti senti frustrato. È chiaro che ti identifichi con chi per altre motivazioni può essere danneggiato economicamente, deluso nei propri affetti, nel proprio lavoro e trova in questa valvola di sfogo che è essere tifoso e andare in una zona franca, in quello ho detto che uno si sente vessato e ha bisogno di sfogarsi. Queste esplosioni di gioia che avvengono negli stadi sono anche una dimostrazione per dire 'Io ci sono, non ti volto le spalle a te società, squadra del cuore, giocatore'. Quando si fanno delle conferenze stampa per alcuni argomenti si verte su altro magari con una risposta che viene anche male interpretata perché non c'è tempo per affinarla, approfondirla con un dibattito".

    ABBONAMENTI - "La campagna abbonamenti parte il 25 luglio e ci sono parecchie novità. Abbiamo previsto tariffe scontate per famiglie e donne con sconti del 50% per i bambini al di sotto dei 14 anni, del 30% per il secondo componente della coppia. In generale le donne avranno comunque uno sconto del 10%. Le Curve Inferiori costeranno 195€, per le donne 175€, per una coppia 136,50€ e per i figli al di sotto dei 14 anni 97€. Le curve superiori, invece, 305€, per le donne 274,50€, la coppia 213,50€ e i figli under 14 152,50€. I Distinti Inferiori 390€, per le donne 351€, la coppia 273€ e i figli al di sotto dei 14 anni 195€. I Distinti Superiori 570€, le donne 513€, la coppia 399€ e gli under 14 285€. Tribuna Nisida a 770€, le donne 693€, la coppia 539 e gli under 14 385€. Per la Tribuna Posillipo 1030€, per le donne 927€, per la coppia 721€ e per gli under 14 515€".

    STADIO - "Io sono stato a lungo in Comune per creare una zona franca nello stadio, cinque ore prima e cinque ore dopo, in modo tale che ci sia una pedonalizzazione corretta con quello che avviene in tante città italiane meno importanti di Napoli. Stiamo cercando di ottenere anche la possibilità di creare ascensori in più, salottini in un numero non inferiore a 40 che siano posizionati in alto dalla part della Tribuna Posillipo e dei Distinti. Vogliamo anche un valet parking per chi ne volesse utilizzare e una cosiddetta una tribuna dei 500 o dei 1000 dotata di un particolare servizio per chi ne vorrà usufruire. Chiaro che i lavori allo stadio saranno continui, già stiamo mettendo a posto la parte del garage, della sala stampa e degli altri spogliatoi per le squadre ospiti. Altrimenti quando giochi in Champions o quando vengono squadre blasonate in Italia c'è solo da vergognarsi. Lì si ricomincia da capo. Cercheremo di farci attribuire dal Comune lo stadio e gli abbiamo detto di trovare un terreno e noi gli costruiremo la loro pista d'atletica, in modo tale che noi potremo finalmente togliere la pista avvicinando i tifosi a bordo campo per stare più vicini con il loro tifo ai loro beniamini ed essere veramente il dodicesimo uomo in campo".

    CONTENZIOSO CON IL COMUNE - "Non voglio fare la polemica perché si è sempre contro coloro i quali non pagano e questo è molto giusto. Però io ancora devo sistemare la storia dei tornelli che nel 2007/08 misi pagando io. È una specie di commedia che si trascina, non so per la convenienza di chi, lungamente. Dispiace che quando c'era Auricchio (ex capo gabinetto Napoli, ndr) io e il dr Chiavelli presentammo un'ipotesi di rifacimento dello stadio portando subito sul tavolo 20 milioni. Il discorso del mio intervento non fu preso in considerazione, non fu neanche esaminato il progetto di Zavanella, che era lo stesso architetto che aveva collaborato per lo Juventus Stadium. Il Comune, in maniera populista, disse che volevano uno stadio di 55 mila posti, andando contro tendenza. Oggi con questo nuovo sindaco, che è una persona - seppur juventino - non mi ha mai messo i bastoni tra le ruote e abbiamo creato un tavolo ben nutrito, dove tutti quanti svolgono il proprio ruolo nel rispetto reciproco. Stiamo cercando di rimettere a posto tutti i tasselli del passato per stabilire questo stadio che deve essere un asset per il Calcio Napoli per i prossimi 99 anni. Quindi il Calcio Napoli si interesserà per smontare quella orribile sovrastruttura che fu fatta per i Mondiali del '90 e investire 70-100-150-200 milioni per fare uno stadio modello che non abbia nessun tipo di senso riduttivo rispetto agli altri stadi che esistono nel mondo".

    LA MAGLIA DEL NAPOLI - "La maglia del Napoli è la vera pelle del tifoso, qualcosa di rispettato e osannato in cui si identifica la passione vera. Noi presenteremo la maglia mercoledì in occasione dell'amichevole. Il tifoso vorrebbe sempre che giocassimo con la maglia azzurra, però succede spesso che devi portarti dietro altre maglie perché ci sono contaminazioni da un punto di vista di riprese televisive. Lo scorso anno abbiamo fatto 12-13 maglie, lo faremo anche quest'anno".

    SIMEONE - "Simeone mi piace molto. Bisogna vedere che cosa ne pensa l'allenatore perché è un bravissimo attaccante, forse si complementarizza meno di Petagna perché è più simile a Osimhen per attitudine di gioco. Però mai dire mai. Noi non dobbiamo giocare con il 4-4-2. I calciatori non devono offendersi se vengono sostituiti, una partita dura 90 minuti. Se ci sono cinque cambi è perché devono essere utilizzabili nel modo più corretto. E non è che chi gioca nel secondo tempo deve sentirsi di categoria b. È l'allenatore che deve sapere contro quella specifica squadra come ottimizzare l'utilizzo di determinati giocatori".

    SPALLETTI - "Il mio rapporto con Spalletti è sincero, ci diciamo quello che pensiamo. Non siamo dei falsi, non appartiene a noi questa cosa. Siamo abbastanza veraci perché siamo entrambi nella situazione di non dover mentire".

    KIM - "Mi piace l'idea di avere un coreano. È un coreano sui generis, perché è alto 1 metro e 92. Mi intriga, mi interessa sposare la condizione coreana con quella napoletana, del sud. Sono due mondi in qualche modo che possono compensarsi tra loro. Uno molto tecnologico ma sempre molto sudista e l'altro verace, fatto di grandi suggestioni e filosofie, sovrapposizioni culturali che nei secoli si sono contaminate e rendono Napoli unica al mondo. Mi auguravo che Kim arrivasse ieri, mai dire mai. Il problema è che quando tu negozi e ci sono di mezzo determinati avvocati, procuratori, i contratti sono molto complicati perché ti chiedono la luna e tu resti sorpreso perché è la prima volta che vogliono cose del genere. Io dovrei pagargli le tasse anche in Corea? Com'è questo fatto? Mica posso farlo, lui è residente in Turchia e deve seguire quella legge fiscale. Il povero Giuntoli credo che tra poco diventerà un assistente di Tremonti, perché sta imparando una seconda professione".

    PORTIERE - "Nella nostra storia abbiamo sempre avuto portieri di personalità e poi c'è stato un terzo che era di riserva, ma i primi due non possono essere di riserva. Il fatto che uno possa risentirsi che arrivi un altro portiere bravo, anche lì è importante che l'allenatore sia all'altezza di gestire la situazione. Le partite saranno più di 52 e non è che facciamo una passeggiata di salute andando in Champions League. Gli infortuni sono tanti, le insidie sono dietro l'angolo, il Covid non è terminato. Quindi che faccio, ho un primo portiere bravo e un secondo considerato una schiappa per fare un piacere al primo? È la più grossa  e colossale stupidaggine che si possa pensare. Non credo che uno come Meret possa pensarlo perché se gli succede un incidente - e non glielo auguro - chi è che para? Un portiere non può fare 52 partite in un anno, devono dividersi la torta. Se sei il Napoli devi attrezzarti in questo modo".

    OBIETTIVO - "L'obiettivo? To please the supporters, quindi far piacere ai tifosi nel maggior numero possibile di occasioni e portarli tutti quanti a una meta che li renda felici. Io li voglio sentire felici. Non posso immaginare che squadre che hanno fatto molti meno punti di noi abbiano tifosi contenti, ci siano tanti abbonati, impazziti. Poi basta quando mi dicono 'Il Romano'. Io vengo da una famiglia irpina stabilita a Torre Annunziata. Abbiamo portato la solarità napoletana in giro per il mondo. Le tre città che adoro sono in primis Napoli, poi Londra e poi Los Angeles. Il segno del comando a Roma non mi è mai piaciuto".

    CESSIONE - "Leggo dove si cerca di fare il consuntivo dei valori delle mie società, delle mie azioni. Un patrimonio della Filmauro che si basa su centinaia di film basterebbe solo dire che ho fatto un film in tutto il mondo, che si chiama Amici Miei. Hanno messo in dubbio che nel 2017/18 io ho rifiutato un'offerta americana di 900 milioni di dollari. Adesso sto ricevendo da un anno e mezzo talmente tante offerte che le rimando al mittente. Ho ricevuto tre offerte da tre fondi per il Bari. L'ultima per tutto il gruppo è stata da 2,5 miliardi di euro. Ma posso divertirmi ancora? Saluto tutti i tifosi e ragazzi, mi raccomando, distensione".

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