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  • De Laurentiis: 'Ancelotti? Contratto in 5 minuti. Sarri gioca solo per se stesso...'

    De Laurentiis: 'Ancelotti? Contratto in 5 minuti. Sarri gioca solo per se stesso...'

    Il presidente del Napoli Aurelio De Larentiis parla a margine dell'elezione di Gravina a presidente della Figc.

    ANCELOTTI - "L'ho voluto in maniera assoluta. Qualcuno forse aveva mal interpretato il suo arrivo, ho sentito frasi un po' scontate e anche maleducate. Si era detto di un Ancelotti arrivato a Napoli per la pensione, ma lui è un grande allenatore che ha vinto tutto e non gli si può certo rimproverare questo. Tra di noi ci sono state subito simpatia e chiarezza, ci abbiamo messo cinque minuti per fare un contratto sul quale non ci sono mai stati dubbi, né da una parte né dall'altra. Gli avevo dato 9-10 partite per ambientarsi, ma mi sembra ne abbia sbagliate meno di quante io gliene avessi concesse: sta esprimendo il calcio secondo la sua coscienza e conoscenza".

    SCUDETTO - "Tutto è possibile, basta qualche passo falso della Juventus e siamo lì. Il Napoli ha iniziato un nuovo corso, io parlo sempre di trienni e quest'anno, con l'utilizzo di tutti i giocatori, andrà bene. Certo, in Champions dobbiamo fare i conti con un girone infernale, ma speriamo di avere capacità e fortuna".

    SAN PAOLO - "Cosa prevedo per il futuro? Che ci metteremo ancora seduti attorno a un tavolo. Le pretese di qualcuno, però, non sono idonee con l'impianto nel quale gioco: se una cosa che vale x vogliono farla pagare 4-5 x, serve alzare uno scudo a protezione del club e dei tifosi. Perché se io butto dei soldi per lo stadio, poi devo privarmi di qualche altra cosa. Per gli ultimi due anni mi hanno chiesto un milione e novecento mila euro l'anno: a quel punto, vado a giocare all'Olimpico! Il Coni, che due anni fa fu interpellato dal Comune, allora aveva ritenuto giusta una richiesta di 550mila euro l'anno e lo stadio non era nelle condizioni attuali: fate voi le differenze".

    RAPPORTO CON LA CITTA' - "Voi confondete alcune frange di tifosi con l'umore collettivo della città: adoro Napoli, mio padre mi portò ad amarla fin da quando avevo quattro anni".

    PSG - "Mi auguro di ci siano fuochi d'artificio meditati, con il PSG, come in altre partite, bisognerà giocare a scacchi: pensare, meditare e fare mosse appropriate".

    CAVANI - "Che effetto fa ritrovarlo? Sicuramente ci sarà un abbraccio caloroso. Fu una mia intuizione quando lo strappai al presidente del Palermo e da seconda punta diventò una prima punta. La cosa che mi diverte è che noi abbiamo fatto fare più di trenta gol a tutti gli attaccanti che abbiamo messo nel circuito Napoli da Cavani in poi, ora stiamo vedendo chi li può sostituire: qualcuno sicuramente lo farà".

    INSIGNE - "Come sta? Non ho parlato con l'infermeria, non so dire".

    SARRI AL CHELSEA - "Non guardo più Sarri, è un grande allenatore e gli auguro di fare la sua strada in Inghilterra. Ha dato quello che poteva al Napoli e con lui non abbiamo vinto nulla. Peccato, ma nella vita c'è chi gioca per se stesso e chi per la funzione per la quale è stato ingaggiato: con questo, credo di aver detto tutto...".

    MERET - "Nella sfortuna sono sempre stato un uomo fortunato. Non aver avuto Meret ha fatto crescere l'autostima in Ospina e Karnezis: prima c'èera il primo portiere che le giocava tutte, ora ci ritroviamo con tre portieri veri e questo è un senso di garanzia. Non è che loro devono temere di non poter giocare, ma essere felici e contenti di essere tutti e tre talmente bravi e funzionali alla causa del Napoli che troveranno pariteticamente spazio perché Ancelotti è uno che ama fare il turn-over".

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