De Laurentiis: 'Ad Italia '90 hanno rubato i soldi, stadi pessimi. Basta con i politici, tocca agli imprenditori'
Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha parlato a Radio Marte a margine dell'organizzazione delle Universiadi: "Non è che ad ogni riunione decidiamo qualche cosa di nuovo. Insieme con il commissario delle Universiadi, alla Regione e al Comune stiamo verificando un cronoprogramma in modo da poter continuare a giocare al San Paolo e fornire per le Universiadi uno stadio all'altezza. Dovete smetterla di contrapporci al Comune. Noi facciamo parte del comitato attuativo sui lavori al San Paolo e garantiremo che non vengano chiusi interi settori durante la stagione. C'è un commissario straordinario, quello di prima non voleva prendere decisioni. Ora c'è un confronto intelligente per favorire il pubblico. San Paolo nuovo? Gli accordi con il Comune sono in fieri. Se ci sarà accordo, il problema sarà come far diventare il San Paolo più bello di come è oggi. Le Universiadi rallentano il nostro progetto di due anni fa, in cui metteremo a disposizione 18 milioni per avvicinare le tribune al campo, perchè gli stadi sono fatti per giocare a calcio ma non per fare atletica. Noi siamo corretti, sono quelli che fanno la politica che non sono corretti. Lo Stato è sempre stato assente. Ad Italia '90 hanno rubato i soldi e hanno fatto gli stadi male. L'Italia deve essere in mano agli imprenditori, nessun politico ha mai capito l'Italia. Io in politica? Non ci penso nemmeno, per carità. Io sono nato per fare l'imprenditore. Insigne assente con l'Udinese? Lui soffrirà a non giocare, è uno attaccato alla maglia, vorrebbe farsi in mille per i tifosi. E' il futuro capitano? Il Napoli ne ha tanti, Hamsik è quello istituzionale".