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    De Jong è il problema del Milan

    De Jong è il problema del Milan

    "La difesa non è male con Alex, Rami e Mexes; in attacco Torres è arrugginito, ma si sbloccherà e poi c'è il Faraone El Shaarawy che è fortissimo, il più bel talento della squadra, deve solo imparare a gestire le emozioni; il limite è in mezzo, dove c'è poco ricambio". Secondo il grande ex rossonero Alessandro Nesta il punto debole del Milan è a centrocampo. 

    DE JONG ANELLO DEBOLE - Il giornalista del Corriere della Sera, Alberto Costa si spinge oltre, scrivendo che il problema di Inzaghi ha un nome e un cognome: "L'equivoco più clamoroso è rappresentato da Nigel de Jong, ufficialmente centrocampista, in realtà difensore di completamento perché, per chi non ci avesse fatto caso, Pippo gioca con la difesa a cinque con l'olandese collocato tra i due stopper e chissenefrega delle mezze ali mollate al loro destino. Pure i numeri confermano l'abbaglio preso da Inzaghi: con de Jong in campo il Milan ha una media di 1,2 punti a partita con 1,5 gol segnati e 1,4 subiti. Senza di lui è tutta un'altra storia: 2,3 punti a gara con una media di 2 gol segnati e 0,6 subiti. Il truce de Jong gode di buona stampa, ma non è né Pirlo, né van Bommel: al suo posto, visto l'andazzo, urge Montolivo. Chi lo spiega a Pippo?". 

    FUTURO AL BIVIO - De Jong è in scadenza di contratto a fine stagione e il suo futuro è da sottoscrivere. Secondo il Corriere dello Sport, il mediano olandese (che guadagna 3,5 milioni di euro netti all'anno) chiede un triennale mentre il Milan gli offre un biennale. 


    RIVOLUZIONE IN MEZZO - Tuttosport fa il punto sulle voci di mercato per il centrocampo rossonero: in cima alla lista dei desideri c'è il croato Brozovic della Dinamo Zagabria, mentre in Italia Galliani segue con interesse Baselli e Cigarini (Atalanta), Bertolacci e Kucka (Genoa). 

     


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