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    De Canio al Genoa: un mese di matrimonio in esilio

    De Canio al Genoa: un mese di matrimonio in esilio

    • Matteo Oneto

    Meno di un mese e il Genoa saprà se l'incubo retrocessione sarà diventato realtà. Cinque giornate da affrontare con il coltello tra i denti e senza l'aiuto dei tifosi. La follia andata in scena ieri a Marassi ha avuto ripercussioni pesanti: il tempio del 'Ferraris', arma in più nella corsa alla salvezza, è stato squalificato per due giornate. Bisognerà cercare altrove le frecce giuste da scoccare per centrare il bersaglio salvezza. Preziosi ieri ha preso la sua decisione: via Malesani, arriva De Canio, quarto cambio di allenatore in quella che verrà sicuramente ricordata come la peggiore stagione del regno dell'attuale patron rossoblù. Tutto in un mese per De Canio, il quale ha accettato un contratto che lo legherà alla società rossoblù solamente da qui alla fine del campionato.

    La mini-avventura del tecnico è già iniziata a Milano, e con ogni probabilità non toccherà mai Genova. Allenatore e squadra sono in esilio per ritrovare serenità e tranquillità: nessuno parlerà fino a quando le cose non saranno di nuovo in ordine. Il bunker rossoblù è pronto a sfidare le altre concorrenti alla salvezza partendo dalla salita più impervia, il Milan. De Canio dovrà ridare tonicità ad una squadra che non risponde più a nessuno stimolo, incapace di vincere e ormai abituata a prender ceffoni da tutti. Il suo sarà un lavoro difficilissimo, ma se in un mese dovesse portare il Grifone alla salvezza ecco che la lunga storia rossoblù avrebbe un altro eroe da celebrare. Non rimane che augurargli buona fortuna: se dovesse tornare dall'esilio vincitore, Genova potrebbe essere sua anche l'anno prossimo.

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