De Boer cerca la quadra: quale Inter schierereste voi? VOTATE
Frank de Boer è alla ricerca della migliore formazione da schierare, le prime due di campionato hanno messo in evidenza qualche lacuna nella costruzione del gioco, ma il tecnico olandese rimane fiducioso e continua a studiare le possibili soluzioni al problema. Gli schieramenti tattici non sono una preoccupazione, l’ex Ajax lo ha spiegato più volte ai giornalisti in conferenza stampa. La base è il 4-3-3, ma tutto si può modificare in base alle esigenze del momento, soprattutto perché Zhang Jindong ha messo a disposizione del tecnico giocatori che sanno adattarsi in più zone del campo e gli arrivi di Gabigol e Joao Mario daranno ancora maggiore peso offensivo alla squadra. Diverse le alternative che de Boer potrà adottare a seconda delle occasioni e degli avversari che si troverà di fronte, ma la redazione di Calciomercato.com desidera consultarsi con voi lettori per conoscere quella che sarebbe la vostra Inter preferita. Vi proponiamo di seguito cinque possibili schieramenti: votate quello che maggiormente si avvicina alle vostre idee.
Doveroso un chiarimento: Gabigol non è stato inserito in nessuna delle formazioni titolari perché crediamo che avrà bisogno di un necessario periodo di adattamento e che, almeno inizialmente, il suo inserimento in squadra sarà graduale, al fine di evitare di ripetere lo stesso errore già fatto con Coutinho.
VOI QUALE MODULO SCEGLIERESTE? VOTATE QUI
4-3-3 - É il modulo preferito dal tecnico olandese, ma presenta ovviamente pregi e difetti. Il problema maggiore è quello relativo al centrocampo: Kondogbia non ha ancora metabolizzato il ruolo di mezzala e Medel non è il motore che può far girare la squadra. De Boer ha provato anche Banega come vertice basso, ma la sensazione è che la qualità dell’argentino serva soprattutto nella trequarti, mentre in quella zona del campo potrebbe risultare dannoso il suo passo lento palla al piede. I pregi sarebbero soprattutto sulle corsie laterali, dove si sfrutterebbe al massimo la capacità di dribbling e cross di Perisic e Candreva, meno obbligati a rientrare in fase di non possesso.
4-2-3-1 - Su questo sistema di gioco stava lavorando Roberto Mancini prima che le cose prendessero una brutta piega. De Boer ha accantonato questo progetto perché nel frattempo è arrivato anche Joao Mario e bisognerà assolutamente trovargli spazio. Messo nella posizione di mediano, in un 4-2-3-1, il portoghese rischia di risultare troppo leggero e di compromettere gli equilibri della squadra. Di contro si può affermare che dalla trequarti in su la squadra avrebbe un ottimo potenziale, con Banega libero di agire nella posizione in cui è definitivamente esploso con addosso la maglia del Siviglia.
4-4-1-1 - É probabilmente lo schieramento che garantisce maggiore equilibrio. Diego Simeone ne fa una disciplina, ma in pochi riescono a trasferire al gruppo lo spirito di battaglia che il Cholo trasmette ai propri uomini e il rischio è quello di incappare in una manovra lenta e prevedibile.
4-3-2-1 - Il cosiddetto “albero di Natale”. Unico problema, e non è cosa da poco, questo modulo escluderebbe dai titolari Perisic. Quasi un’eresia al momento. Candreva, invece, potrebbe agire da mezzala, come più volte ha fatto in carriera. Desta curiosità la coppia Joao Mario-Banega a sostegno di Icardi, la loro qualità potrebbe innescare a ripetizione la vena realizzata del bomber argentino.
3-4-2-1 - L’era Mazzarri ha negativamente segnato i tifosi nerazzurri, che adesso non vogliono sentir parlare di difesa a tre neanche per scherzo. Eppure la Juventus continua a vincere con questo sistema, in bianconero lanciato e collaudato da Antonio Conte in brevissimo tempo, visto e considerato che - all’arrivo in Piemonte - le idee del tecnico salentino erano altre. L’Inter così schierata potrebbe arretrare Medel tra i difensori e mettere una coppia pesante di mediani composta da Melo e Kondogbia. Sugli esterni ci sarebbe spazio per Candreva e Perisic, mentre in attacco Banega e Joao Mario avrebbero licenza di inventare per Mauro Icardi. I due centrocampisti, inoltre, hanno dimostrato di saper arretrare per aiutare i compagni in fase di non possesso palla.