Dazn e Sky, quanti veleni. La Lega e alcuni club di Serie A chiedono garanzie dopo il blackout di ieri
La polemica tra DAZN e Comcast, società proprietaria del gruppo Sky Sport, non si è ancora placata dopo il clamoroso caso di blackout su tutto il territorio nazionale della piattaforma di streaming per tutta la giornata di ieri, con pesanti ripercussioni sulla trasmissione, tra le altre, di Inter-Cagliari. E dopo le accuse nemmeno tanto velate rivolte da quest'ultima a CTS - Comcast technology solutions - individuato come responsabile dei problemi tecnici riscontrati. Adombrando il sospetto di una guerra sotterranea, appena cominciata, è tangibile dopo la decisione della Lega Serie A di assegnare per i prossimi tre anni i pacchetti principali dei diritti a trasmettere i match del campionato italiano, interrompendo dopo molti anni l'egemonia di Sky.
LA LEGA CHIEDE LUMI - Circostanza prontamente smentita dai fatti, visto che altre realtà che hanno un rapporto di collaborazione con Cts - come via Viaplay ed Eurosport - avrebbero riscontrato problemi di trasmissione nella giornata di ieri, secondo quanto ricostruisce La Repubblica. Dopo poche ore dal fattaccio, la Lega Serie A ha inviato una lettera al gruppo Dazn per ricevere spiegazioni e avere soprattutto delle garanzie in vista dei prossimi mesi "circa gli accorgimenti tecnici da voi implementati per scongiurare che simili episodi si verifichino in futuro", quando il ripetersi di tali situazioni potrebbe generare molte più riflessioni e portare a conseguenze ad oggi inimmaginabili. Del resto, le perplessità evidenziate da alcuni dirigenti di Serie A, nel corso delle ultime infuocate Assemblee di Lega, vertevano proprio sulla capacità di Dazn di offrire principalmente attraverso la banda larga un prodotto di tale importanza.
E ADESSO? - Nel firmare il contratto di concessione per il triennio 2021-2024, la Lega non ha mai preteso - a differenza di alcuni club - che Dazn si impegnasse a produrre un piano B che prevedesse l'emissione delle partite sui canali satellitari, accontentandosi del recente accordo stretto con Urbano Cairo e il gruppo Persidera per acquistare alcune frequenze sul digitale terrestre. Le prossime saranno settimane infuocate, col pacchetto delle tre partite in co-esclusiva ancora da assegnare, Sky che può tornare in corsa col nuovo bando dopo essersi vista respingere l'ultima offerta presentata in occasione di quello precedente e la posizione di estrema delicatelezza nella quale si trova Dazn, pronta a riaccendere uno scontro mai sopito con la Lega come spettatrice interessata.
LA LEGA CHIEDE LUMI - Circostanza prontamente smentita dai fatti, visto che altre realtà che hanno un rapporto di collaborazione con Cts - come via Viaplay ed Eurosport - avrebbero riscontrato problemi di trasmissione nella giornata di ieri, secondo quanto ricostruisce La Repubblica. Dopo poche ore dal fattaccio, la Lega Serie A ha inviato una lettera al gruppo Dazn per ricevere spiegazioni e avere soprattutto delle garanzie in vista dei prossimi mesi "circa gli accorgimenti tecnici da voi implementati per scongiurare che simili episodi si verifichino in futuro", quando il ripetersi di tali situazioni potrebbe generare molte più riflessioni e portare a conseguenze ad oggi inimmaginabili. Del resto, le perplessità evidenziate da alcuni dirigenti di Serie A, nel corso delle ultime infuocate Assemblee di Lega, vertevano proprio sulla capacità di Dazn di offrire principalmente attraverso la banda larga un prodotto di tale importanza.
E ADESSO? - Nel firmare il contratto di concessione per il triennio 2021-2024, la Lega non ha mai preteso - a differenza di alcuni club - che Dazn si impegnasse a produrre un piano B che prevedesse l'emissione delle partite sui canali satellitari, accontentandosi del recente accordo stretto con Urbano Cairo e il gruppo Persidera per acquistare alcune frequenze sul digitale terrestre. Le prossime saranno settimane infuocate, col pacchetto delle tre partite in co-esclusiva ancora da assegnare, Sky che può tornare in corsa col nuovo bando dopo essersi vista respingere l'ultima offerta presentata in occasione di quello precedente e la posizione di estrema delicatelezza nella quale si trova Dazn, pronta a riaccendere uno scontro mai sopito con la Lega come spettatrice interessata.