AFP/Getty Images
Daspo digitale: i club potranno proibire l'accesso allo stadio in caso di insulti sui social, ma c'è il rischio censura
La lotta contro il tifo becero e in certi casi violento non si ferma ai Daspo contro i responsabili di fatti di una certa gravità anche sotto il profilo penale. Come riferisce l'edizione odierna de Il Corriere dello Sport, gli appassionati di calcio dovranno prestare da oggi molta più attenzione anche a quello che scrivono della propria squadra attraverso i social network. Si apprende infatti che i singoli club potranno avvalersi del lavoro del Supporter Liason Officer per monitorare le attività dei propri sostenitori e, in casi di particolare rilevanza, procedere nei loro confronti con provvedimenti sanzionatori.
A seconda del tenore dei commenti e/o degli insulti, le società possono andare dal semplice richiamo fino alla negazione dell'emissione del biglietto per lo stadio e al blocco dell'abbonamento. Si tratterebbe, a tutti gli effetti, di un vero e proprio "daspo digitale", uno strumento destinato a far discutere sin dall'inizio. Se da un lato può essere un argine alle derive da social di un certo modo di parlare di calcio, dall'altro più di qualcuno teme che si tratti di uno strumento di censura nei confronti di chi, in maniera accesa, volesse criticare l'operato della propria squadra di riferimento.
A seconda del tenore dei commenti e/o degli insulti, le società possono andare dal semplice richiamo fino alla negazione dell'emissione del biglietto per lo stadio e al blocco dell'abbonamento. Si tratterebbe, a tutti gli effetti, di un vero e proprio "daspo digitale", uno strumento destinato a far discutere sin dall'inizio. Se da un lato può essere un argine alle derive da social di un certo modo di parlare di calcio, dall'altro più di qualcuno teme che si tratti di uno strumento di censura nei confronti di chi, in maniera accesa, volesse criticare l'operato della propria squadra di riferimento.