Secondo Il Corriere dello Sport, l'appello da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e del Presidente del Consiglio Matteo Renzi sulla necessità da parte dei club di rompere ogni legame con gli ultras e di porre fine alle violenze da stadio potrebbero presto tradursi in nuovi provvedimenti legislativi da parte del governo. La prima misura sarà l'inasprimento del Daspo evocato anche dal Ministro dell'Interno Alfano: in caso di recidiva, si potrebbe tramutare immediatamente in un divieto a vita di accesso agli impianti sportivi per i facinorosi, mentre i reati da Daspo potrebbero aumentare inserendo nella categoria anche i reati commessi sulla strada che porta verso gli stadi. Al contempo, andrà rafforzata la figura dello steward e quella del dirigente di ogni club preposto ai rapporti con le tifoserie organizzate, oltre alla possibilità di identificare con ancora più facilità coloro che accedono allo stadio e che si rendano responsabili di atti violenti nei vari settori. Un pacchetto di norme che entrerà in vigore non prima della prossima stagione.
AGGUATO ROMANISTA - Sul fronte delle indagini del tifoso napoletano Ciro Esposito, la Gazzetta dello Sport registra i progressi fatti dalla Digos che, anche attraverso il racconto di alcuni testimoni, ipotizza la presenza di almeno 4 tifosi romanisti, tra cui Daniele De Santis (colui il quale avrebbe materialmente sparato a Esposito), che avrebbero teso un vero e proprio agguato ai sostenitori partenopei che transitavano nella zona del parcheggio di Tor di Quinto. Un vero e proprio commando che, approfittando dell'assenza di agenti di polizia, ha attaccato deliberatamente i sostenitori ospiti. La Polizia ha confermato i fermi per lo stesso De Santis e i 4 tifosi del Napoli, tra cui Esposito, coinvolti nella rissa da cui è scaturita la sparatoria.