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  • Darmian è a un passo:|A centrocampo c'è il vuoto

    Darmian è a un passo:|A centrocampo c'è il vuoto

    La metamorfosi granata magari non avrà rispettato i tempi sperati, sicuramente c'è ancora tanto da comprare almeno cinque giocatori, più di un tifoso in questo momento storce il naso illuso da qualche arrivo mancato (Gillet) e in ansia per un mercato che non risparmia preoccupazioni alle grandi della serie A, figuriamoci al Torino, depresso in B per il terzo anno di fila. Ma a due giorni dal raduno di Leinì e dalla prima sgambata stagionale alla Sisport (a partire dalle 17, porte aperte al pubblico), qualcosa di nuovo si vede. Di ieri l'accordo praticamente trovato con il Palermo per Darmian: prestito con diritto di riscatto sulla metà rosanero del difensore (l'altra è del Milan). Il resto è da scomporre e ricomporre.


    La mossa migliore del Toro è stato chiudere in fretta la ferita Gillet. Ventura credeva di avere in tasca il suo pupillo dei tempi del Bari, ma Fernando Coppola non si può considerare un ripiego. È arrivato uno dei protagonisti della promozione con il Siena, un giocatore esperto che il suo procuratore non esita a definire «un numero uno che non ha niente da invidiare al belga finito a Bologna, in più è un grande uomo spogliatoio». Petrachi deve ancora risolvere la questione secondo. Per il ritiro di Sappada partiranno sia Morello che Gomis, ma è facile prevedere che arriverà qualcun altro.

    Davanti a Coppola il reparto è quasi completo e sicuramente non è il settore dove Ventura può perdere il sonno. L'arrivo del nazionale polacco Glik (dal Palermo) ha levato un bel po' di grane. Se parte Ogbonna, sarà lui a rimpiazzarlo, altrimenti giocherà in coppia con il neo azzurro. Di Cesare e Pratali inizialmente partiranno dalla panchina. Sulla carta, anche sulle fasce i granata sono a posto. A destra Darmian – ad inizio settimana il suo acquisto dal Palermo sarà ufficiale – e D'Ambrosio, all'opposto il rientrato Rubin e il ripescato Zavagno. Il primo però può partire di nuovo: al suo posto è stato prenotato Marchese del Catania.

    L'ingaggio, imminente, di Iori dal Chievo non colma un vuoto ancora gigantesco. Sempre in corsa per Basha (conteso proprio dai veneti), Petrachi ne deve prendere altri due: Izco? Magnanelli? De Feudis? E allo stesso tempo cedere Loviso e Gorobsov, che non partiranno nemmeno per il ritiro. Invece, nel gruppo ci saranno Zanetti e Suciu, che saranno tenuti in osservazione – come i baby arrivati dal Milan Verdi e Oduamadi – almeno per la prima parte della preparazione. Discorso simile per le fasce. È là che si sviluppa il gioco di Ventura, ma oggi l'unica vera ala è Pagano. Oggi, a sinistra giocherebbe Sgrigna, che verrebbe adattato ad un ruolo che ha già dimostrato di non gradire. Guberti è più di un sogno. Il Toro gli ha offerto 600 mila euro, la Roma spinge per cederlo ai granata, che però devono guardarsi da Fiorentina e Novara.

    Con Ebagua, Antenucci, Bianchi e Sgrigna il reparto sembra completo, ma la probabile partenza del capitano costringerà Petrachi a tornare sul mercato. E non sarà un intervento di routine: il Toro cerca una punta da quindici gol a stagione. Gasbarroni invece non rientra più nei piani e non sarà neanche convocato per il ritiro di Sappada.


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