Dario Marcolin a CM: 'Vi dico la mia su Reja, Mihajlovic e Rossi'
"Mihajlovic ha fatto cambiare l'ottica di come approcciarsi al campionato alla Sampdoria e soprattutto è riuscito a risollevare la classifica dei blucerchiati. E' stato bravissimo a compattare il gruppo che quando era arrivato a Genova dimostrava di avere problemi, riuscendo a tirar fuori loro il massimo sia sul campo ma soprattutto anche nella testa. Parecchi giocatori si sono rimotivati ed ora giocano con un piglio diverso. Auguro a Mihajlovic di fare un grande campionato con la Sampdoria. Ha giocato quattro anni in quel club e ci tiene particolarmente. Per lui si è trattato un po' di un ritorno a casa. L'avevano adottato come giocatore ed ora lo hanno nuovamente accolto molto bene come allenatore".
Così Dario Marcolin ospite dello stand Ortigni nel corso della manifestazione Pitti Immagine alla Fortezza da Basso di Firenze, parlando ai microfoni di Calciomercato.com.
“Lotito è stato abituato nei suoi anni da patron della Lazio a cambiare difficilmente l'allenatore. - ha aggiunto Marcolin - Lo ha fatto in questa circostanza evidentemente alla luce dell'ultimo risultato del 2013, ovvero la sconfitta di Verona. A volte non potendo cambiare trenta giocatori, decidi di sostituire l'allenatore. Sicuramente Reja conosceva la squadra al momento del suo avvento, aveva il vantaggio di sapere la testa e le qualità dei giocatori che avrebbe ripreso ad allenare e contro l'Inter, la Lazio ha fatto una buona gara, così come l'hanno fatta i nerazzurri. Da quando la Lazio ha recuperato Klose sicuramente il suo campionato è diverso. Del resto contro il Livorno hanno deciso i gol del centravanti tedesco, così come poi è avvenuto contro l'Inter”. “L'Inter dopo il derby vinto si aspettava di trovare una Lazio in crisi ed invece non è stato così. - ha continuato ancora Marcolin - Il campionato italiano è sempre difficile, dove nessuno ti regala niente e quindi ai nerazzurri fino a questo momento è mancata soprattutto la continuità di risultati. La Juventus è l'unica fino a questo momento ad aver avuto numeri stratosferici, con nove successi consecutivi in casa. I bianconeri hanno un organico completo in tutti i reparti, ma soprattutto essendo il terzo anno di Conte hanno dei meccanismi di squadra collaudati. Il gruppo della Juventus, composto da elementi quali Pirlo e Buffon, è consolidato e poi alla fine questo è una componente determinante per portare a casa i risultati. Sono una squadra pratica, anche nella gara contro la Roma. Mi ha colpito come hanno difeso, con anche Llorente e Tevez che hanno dato sempre una mano nella fase difensiva. Questi sono fattori che dimostrano che sono una squadra che arrivera' lontano”. Marcolin è anche tornato sull'infortunio patito da Giuseppe Rossi contro il Livorno. “Ho sentito Montella pochi giorni dopo l'infortunio di Giuseppe Rossi e serenamente ha analizzato a freddo l'intervento di Rinaudo, dicendo una cosa giusta a mio avviso: si è enfatizzato molto il tutto perchè si era a caldo nel post partita. Anche lui era arrabbiatissimo per l'intervento del difensore del Livorno ma poi smaltita la rabbia ha capito che certi tipi di episodi in una partita di calcio ci possono stare. Dispiace per l'irruenza dell'atto compiuto da Rinaudo ma non era un intervento a far male a Pepito Rossi. So che il numero 49 viola è un patrimonio della Nazionale, e mi auguro che recuperi in vista del prossimo Mondiale, ma lo è anche per la Fiorentina, e quindi gli auguro di rientrare al meglio possibile e nei tempi piu' corti auspicabili”.