Il neo capitano Daniele Conti affronta la 12° stagione con la maglia del Cagliari. Una vita calcistica marchiata di rossoblu. Si sente sardo dentro. "Tante cose sono cambiate, dal mio arrivo qui. Ricordo che all'inizio venivo fischiato. Questo ha fatto scattare la molla dell'orgoglio: volevo dimostrare il mio valore e poi eventualmente andar via. Invece ho fatto una scelta ben precisa. Ho avuto diverse offerte più gratificanti dal punto di vista economico, ma non ho mai avuto dubbi nel restare a Cagliari, e soprattutto, è stata una scelta che non mi ha pesato. Vorrei chiudere la carriera qui".

Ora è arrivato Pierpaolo Bisoli, un nuovo allenatore che si aggiunge ai tanti avuti finora. "Fa lavorare molto con la palla. Si fatica ma ci si diverte anche".

Il primo obbiettivo dell'anno, manco a dirlo, è la salvezza. "Messa al sicuro quella, possiamo pensare a puntare a qualcosa di più. Potevamo far meglio l'anno scorso? Forse sì, ma abbiamo avuto infortuni importanti".

Daniele aspetta l'arrivo di Acquafresca a braccia aperte: "Ci ho parlato, so che la sua intenzione è di tornare. Vediamo come va a finire. Si riparte come al solito dal gruppo. Non abbiamo paura. Penso che con l'umiltà e la concentrazione giusta possiamo far bene. Se poi devo fare un nome di un giocatore, oltre ai soliti noti Matri e Lazzari, punto su Jeda. Con le qualità che ha, potrebbe militare in squadre titolatissime".