Dani Alves alla Juve: 'Sogno la Champions. Pogba e Mascherano...'
Per niente banale e senza troppi giri di parole. Daniel Alves si presenta al mondo Juve da campione autentico, alzando l'asticella per la sua carriera e tutta la formazione bianconera. Arriva a Torino motivatissimo, per divertirsi, continuare a vincere e reinventarsi, triplo concetto chiave del Daniel Alves pensiero. Arriva a Torino per scrivere ancora la storia, puntando senza mezze misure alla Champions, concetto ribadito a più riprese quale obiettivo principale se non unico. E chiama Mascherano. Questi i passaggi principali della sua prima conferenza stampa da giocatore juventino.
PERCHE' LA JUVE - "Ho scelto la Juve perchè mi piace sognare, sognare squadre grandi, sognare insieme ai grandi giocatori e penso che la Juve abbia un grande sogno che io voglio condividere e cercare di renderlo una realtà. So che è da molto che la Juve non vince la Champions e che è un titolo che ambisce ad avere quanto prima, è da molti anni che è leader in Italia, in Europa ha questa voglia di trionfare, così come in Italia. Ha dei giocatori molti importanti, ha una storia importante, a me piacciono molto le squadre che hanno una storia. Io voglio far parte di questa storia".
COME LEBRON - "Ho scelto il 23, come LeBron James. È un giocatore che si reinventa, che non si siede sugli allori, ma vuole sempre trovare nuove sfide e vincerle. Non si accontenta mai. E visto che lui ha cambiato squadra, era a Miami, stava facendo una buona carriera e ha deciso di cambiare, è da un anno che sta facendo questa nuova esperienza. Quest'anno è tornato alla grande e si è reinventato. E' un numero che mi risveglia questa sensazione di venire in un nuovo Paese, in una nuova squadra e potermi reinventare, conoscere nuovi compagni di squadra, conoscere un nuovo tipo di calcio e altre squadre con le quali mi confronterò, per questo ho scelto il 23".
OBIETTIVO CHAMPIONS - "Non so cosa manchi alla Juve per la Champions, potrò avere un'opinione a riguardo da qui in avanti. E' una competizione importante, dove bisogna giocare bene, non basta avere dei buoni giocatori, ma bisogna saperla affrontare nel modo giusto. Sicuramente se ci manca qualcosa, a partire da adesso cercheremo di scoprire che cos'è e di risolvere questa situazione".
CON ALLEGRI - "Ho parlato con lui, ma in realtà non abbiamo ancora approfondito cosa si aspetti da me. Posso immaginarlo però. Penso che una delle cose più rimarchevoli della Juve è lo studio che fa sempre sui giocatori che contratta, che segue. Non devono essere solo importanti a livello individuale, ma anche devono rientrare in una situazione di squadra. Conoscono sempre bene a fondo i giocatori che contrattano e questa è una delle cose che senz'altro apprezzo molto. Ci sono state altre squadre che mi hanno contattato, ma una delle cose che mi ha convinto a venire alla Juve è stata proprio questa, studiano i giocatori e se mi hanno scelto vuol dire che pensano che sia all'altezza".
SU POGBA - "Credo che sia davvero un giocatore importante. Salvo qualche novità straordinaria dell'ultimo momento penso che lo avrò come compagno e sarà un grande onore giocare con un giocatore di questo livello. Non solo con lui, perchè ci sono giocatori storici in questa squadra, molto importanti, di molta esperienza, giocatori con un percorso incredibile nella loro carriera calcistica, che hanno molto da dire. Io mi identifico molto con lui, perché ci somigliamo forse nell'approccio alla vita, come affrontiamo le cose e come ci avviciniamo alla nostra professione che deve essere divertimento, anche con responsabilità e testa sulle spalle. Ma siamo qua anche per stare bene, divertirci, perchè solo in quel modo si riesce forse ad arrivare agli obiettivi".
DYBALA - "Mi ha chiesto tanti assist? Sicuramente sono qui per aiutarlo, per aiutare tutti e se potrò fare in modo che possa fare molti gol e fare la differenza, sarà un piacere, sarò contento di farlo e ovviamente cercherò di fare del mio meglio, tutto quello che posso. Gli attaccanti sono contenti solo quando riescono a fare dei gol, invece io sono più felice quando li faccio fare, quindi sarà l'accoppiata ideale il fatto di riuscire a farglieli fare e di riuscire a mattere in pratica, trasformare questo grande obiettivo della Champions".
FORZA MESSI - "Non ho vista la finale di Coppa America perché era molto tardi e avevo degli impegni. Non ho nessun messaggio da mandare a Messi, lui sa cosa rappresenta per il calcio, sa quanto è forte, sa quello che rappresenta per la famiglia e gli amici. Sicuramente gli direi di ripensarci, che le decisioni di questo tipo vanno prese a freddo, pensandoci molto a fondo. Non si può pensare di perdere un giocatore così importante, sarebbe uno spreco di talento se smettesse di giocare adesso. L'unico messaggio è quello di continuare".
IL RECORD - "A dir la verità vivo alla giornata, non voglio l'ossessione di un obiettivo storico così importante, voglio lavorare, voglio aiutare la mia squadra a vincere, voglio che tutti si divertano vedendoci giocare. Poi se riesco a fare tutto bene, se andrà tutto come deve andare, arriveranno tutti quei risultati senza che uno se ne accorga. Giggs? In generale ringraziamo che esistano dei giocatori così importanti nel calcio, che sono dei modelli da seguire, ma non è importante cercare di superarli mettendosi questi obiettivi forzatamente".
MASCHERANO - "E' uno dei giocatori con i quali ho maggior rapporto. Sarebbe un onore giocare con lui anche qui, sono un suo fan incredibile. E se potessi condividere quest'anno con lui sarebbe grandioso, ma sicuramente non dipende da me, dipende da lui e dagli interessi della Juve. Se potessi condividere con lui questa avventura sarebbe davvero un onore, sarebbe un altro grande giocatore che si unirebbe a questa grande squadra. Avere tanti giocatori con quello spirito e con quella voglia di fare bene è davvero qualcosa di fantastico".
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