Fiorentina innamorata di Montiel, giovane talento soffiato al Real Madrid
Se c'è un giovane che fa impazzire, quello è Tofol Montiel. Guardatelo e ve ne innamorerete. Sembra il classico giocatore da Barça: minuto, tecnicamente di livello e agilissimo. Però è doveroso ricordare che è un classe 2000, ha tutta la strada davanti e deve formarsi. Comunque sì, ve ne innamorerete. Quel ragazzino terribile per le difese avversarie è l'oro della Fiorentina: dopo Bernardeschi, Chiesa e Sottil, sembra lui l'erede della qualità in fascia.
STRAPPATO AL REAL - Poteva percorrere le orme di Asensio, non fosse stato per il blitz di Corvino e Freitas. Due milioni di euro - l'ammontare della clausola rescissoria - nelle casse del Mallorca e un volo diretto dalle Baleari fino a Peretola, dove ad attenderlo c'era la Fiorentina, abile nel superare il Real Madrid ma non solo. E quello che sembrava uno dei primi innesti del restyling della Primavera viola, si è tramutato nei giorni nel classico giovane che fa sognare.
MAGIE ESTIVE - Quanti giocatori sono sembrati fenomeni durante le preparazioni e sotto i raggi di un cocente Sole. Tanti, troppi: meteore dal volto invecchiato. Montiel ha i tratti del ragazzino, dimostra meno degli anni che porta ma sul terreno di gioco si trasforma. Convocato in ritiro da Stefano Pioli, ha subito deliziato tra allenamenti e amichevoli. Tanto da entrare in ballottaggio per un posto fisso nella rosa della prima squadra.
INVESTITURE - I compagni lo hanno individuato e nominato: "Tofol è un talento, tenetelo d'occhio. Anche se...". Anche se? "Un po' gracilino". Beh, non ditelo a Pioli, che nella conferenza stampa di martedì ha bacchettato chi lo definiva "spagnolino" a causa della fisionomia: "I migliori sono tutti piccoli, non ha caratteristiche fisiche ma qualità importanti che vanno fatte crescere con pazienza. Fossi un responsabile del settore giovanile, starei più attento al suo rapporto con la palla, non ai centimetri". Gioco, partita, incontro.
MAGIC MOMENT - Dopo la rete all'esordio con la Primavera - delizioso scavetto all'ultimo minuto contro il Chievo - e la panchina con i 'grandi' sempre affrontando i veneti è arrivata anche la chiamata della Nazionale spagnola Under-19 per il raduno che si svolgerà dal 24 al 26 settembre a Madrid, agli ordini di Santi Denia. Un premio a premesse da sogno: lo abbiamo incensato, adesso siano lui - e il tempo - a dirci che avevamo ragione. Per lui e Dusan Vlahovic, il fiore all'occhiello della gioventù viola.
STRAPPATO AL REAL - Poteva percorrere le orme di Asensio, non fosse stato per il blitz di Corvino e Freitas. Due milioni di euro - l'ammontare della clausola rescissoria - nelle casse del Mallorca e un volo diretto dalle Baleari fino a Peretola, dove ad attenderlo c'era la Fiorentina, abile nel superare il Real Madrid ma non solo. E quello che sembrava uno dei primi innesti del restyling della Primavera viola, si è tramutato nei giorni nel classico giovane che fa sognare.
MAGIE ESTIVE - Quanti giocatori sono sembrati fenomeni durante le preparazioni e sotto i raggi di un cocente Sole. Tanti, troppi: meteore dal volto invecchiato. Montiel ha i tratti del ragazzino, dimostra meno degli anni che porta ma sul terreno di gioco si trasforma. Convocato in ritiro da Stefano Pioli, ha subito deliziato tra allenamenti e amichevoli. Tanto da entrare in ballottaggio per un posto fisso nella rosa della prima squadra.
INVESTITURE - I compagni lo hanno individuato e nominato: "Tofol è un talento, tenetelo d'occhio. Anche se...". Anche se? "Un po' gracilino". Beh, non ditelo a Pioli, che nella conferenza stampa di martedì ha bacchettato chi lo definiva "spagnolino" a causa della fisionomia: "I migliori sono tutti piccoli, non ha caratteristiche fisiche ma qualità importanti che vanno fatte crescere con pazienza. Fossi un responsabile del settore giovanile, starei più attento al suo rapporto con la palla, non ai centimetri". Gioco, partita, incontro.
MAGIC MOMENT - Dopo la rete all'esordio con la Primavera - delizioso scavetto all'ultimo minuto contro il Chievo - e la panchina con i 'grandi' sempre affrontando i veneti è arrivata anche la chiamata della Nazionale spagnola Under-19 per il raduno che si svolgerà dal 24 al 26 settembre a Madrid, agli ordini di Santi Denia. Un premio a premesse da sogno: lo abbiamo incensato, adesso siano lui - e il tempo - a dirci che avevamo ragione. Per lui e Dusan Vlahovic, il fiore all'occhiello della gioventù viola.