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    Dalle valigie pronte per il Chelsea al gol salva Roma: gli strani giorni di Dzeko

    Dalle valigie pronte per il Chelsea al gol salva Roma: gli strani giorni di Dzeko

    • Angelo Taglieri
    Sembrava avere le valigie pronte, con tanto di macchina già riempita, piena di bagagli, pronta per un trasloco, di quelli veri, pesanti, di quelli che ti mandano lontano lontano, strappando, di fatto, con il passato. Dalla Serie A alla Premier League, da Sedriano a Londra, dal ritiro della Roma a quello del Chelsea, dove Conte lo attendeva a braccia aperte. "Dzeko è qui e gioca". Le parole di Di Francesco alla vigilia della sfida con la Samp lo bloccano e gli danno un posto da titolare nel match, delicato, di Marassi. Un recupero della terza giornata, quando la Roma volava e l'addio di Dzeko non sfiorava neanche la mente

    GOL! - Impacciato, legato, quasi con la testa da un'altra parte. E invece, in pieno recupero, con la sua Roma sotto 1-0 per il sedicesimo gol di Fabio Quagliarella, il colpo di testa che cambia la partita: cross del 18enne Antonucci, al debutto in A e al quale il 9 giallorosso aveva strozzato la gioia del gol rimpallando un suo colpo di testa, e Viviano bucato. Corsa a prendere il pallone per portarlo a metà campo, pensando al futuro, a un quarto posto da raggiungere, un posto Champions da conquistare. Ma quale sarà il suo futuro? 

    C'E' DISTANZA - Il futuro è ancora tutto da scrivere. Sì perché se tra Roma e Chelsea c'è un accordo di massima per un affare (Emerson Palimieri e Dzeko) da 60 milioni di euro complessivo, manca qualcosa tra il giocatore e i Blues. E quel qualcosa non è "roba da poco": Dzeko chiede un contratto da due anni e mezzo a cifre importanti, da Londra offrono un contratto più corto a cifre inferiori rispetto alle richieste. C'è un ostacolo, da superare. Oppure no. Dipende da Dzeko. Con la Roma che, come dimostra il match di questa sera, dipende da lui
     

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