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Dalle scelte di Solskjaer al ruolo di Rashford: cosa c'è dietro il 4-0 dello United al Chelsea
I NUOVI - Debutto stagionale niente male per Ole Gunnar Solskjaer, i 15 gol di Lukaku sono solo un vecchio ricordo. Niente più punti di riferimento fissi lì davanti, Rashford è un attaccante che può andare anche in profondità o allargarsi per favorire gli inserimenti dei centrocampisti. Altre novità: Wan-Bissaka e Maguire, nuovi acquisti subito titolari in una difesa per 3/4 inglese. L’unico straniero è lo svedese Lindelöf. C’è un retroscena di qualche anno fa sul difensore preso dal Leicester per la cifra record di circa 90 milioni di euro: sei anni fa, infatti, Maguire era stato inserito da Ferguson nel suo database quando all’epoca giocava nello Sheffield United e richiesto espressamente da David Moyes, successore di Sir Alex. Ma non se ne fece niente.
FAI DA TE - Quello di quest’anno è un Manchester “fatto in casa”, che al fischio d’inizio aveva cinque titolari cresciuti nelle giovanili: McTominay, Pogba, Pereira, Lingard e Rashford, il ragazzino lanciato da Van Gaal che segnava a ogni esordio. Presente e futuro del calcio inglese, a soli 21 anni Marcus è diventato la prima punta titolare dello United nel 4-2-3-1 di Solskjaer: “Per me questo è lo step successivo” aveva detto l’attaccante prima della gara col Chelsea. Risultato? Doppietta e rigore conquistato.
IL POLPO - Altro giocatore fondamentale - ma lo sarebbe un po’ dappertutto - è Paul Pogba. Tutto gira intorno al Polpo. E lui (per ora) rimane ben saldo nel centrocampo dei Red Devils. Ha 26 anni ma gioca con l’esperienza di chi ne ha almeno dieci di più; corre, recupera, riparte e sforna assist. Due per la precisione: prima una pennellata per Rashford - stop a seguire e piattone destro dell’attaccante per il 2-0 - poi un coast to coast alla fine del quale attira tre avversari su di lui e serve Daniel James tutto solo al limite dell’area.
BABY MANCHESTER - Solskjaer se la ride in panchina. Sa che ha una rosa giovane ma già pronta: la squadra che ha strapazzato il Chelsea aveva un’età media di 24,6 anni. Il più grande era de Gea (28), il portiere. Per non parlare del momento nel quale è entrato Mason Greenwood (ultimi 4’), classe 2001 che nella Youth League l’anno scorso viaggiava alla media di un gol a partita e con la cessione di Lukaku potrebbe avere più spazio in prima squadra. Questo Manchester piace e convince. 4-0 al Chelsea alla prima in Premier League. E se il buongiorno si vede dal mattino...
@francGuerrieri