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Dalla prima di Krunic alla Youth League di Ballo-Touré, il Milan paga l'inesperienza internazionale
DIETRO IL KO - Oltre le assenze importanti - da Maignan a Brahim Diaz, passando per Theo Hernandez e Kessie - un altra fattore che può essere stato decisivo nel ko del Milan in Champions è la mancanza di esperienza internazionale. Un aspetto che ha condizionato la gara di ieri ma anche le altre due precedenti, con la squadra di Pioli ancora bloccata a zero punti nel girone B e con la qualificazione agli ottavi che si sta facendo sempre più complicata.
(QUASI) DEBUTTANTI - Prima di ieri sera Krunic non aveva mai fatto un minuto nei gironi di Champions, discorso simile per Saelemaekers, Leao, Tonali, Calabria e Bennacer, che alle spalle hanno solo le prime due gare del girone e qualche partita in Europa League. Per non parlare di Daniel Maldini, che - escludendo i preliminari - in competizioni internazionali con la prima squadra ha giocato appena 95'. Ballo-Touré? A parte 91' di Champions giocati con il Milan, aveva fatto solo la Youth League con il Psg. Più esperienza da parte di Bakayoko e Tomori, ma non basta per imporsi contro squadre navigate come il Porto. Il Milan paga una fase di un processo di ringiovanimento lavorando per invertire la rotta e continuare a lottare per rimanere in Champions. Con il sostegno dei più esperti e il talento dei giovani.