Il successo sacrosanto di Torino va in archivio con una importante eredità: una gruppo ritrovato. Forse, prima nella testa di ogni singolo giocatore (anche e soprattutto quelli che hanno giocato meno), che nei muscoli.

La gara vinta con il Torino cristalizza un dato: il recupero della rosa al completo. Panchina, compresa. Soprattutto. La scossa al timone della squadra, oltre i tre punti sacrosanti, certifica una "nuova" o meglio una ritrovata energia per tutti i giocatori. Anche quelli che in queste giornate hanno trovato poco spazio. Già, titolari e riserve. Con quest'ultime che proprio nel momento più importante di quest'inizio stagione non deludono. Anzi. Nenè rappresenta la punta dell'iceberg. Segna il gol decisivo, disputa una gara quasi perfetta e si (ri)candida per un posto da titolare. Stessa analisi vale per Astori, Avelar e Ariaudo. Ma al di là dei nomi e cognomi, il fatto nuovo, è quello di aver rimesso in gioco tutti. Il merito, il primo, della coppia Pulga-Lopez, è proprio questo. E non è poco. Ora Bologna, in casa. Ma ancora per qualche ora l'effetto Torino può continuare a soggiornare nella testa degli appassionati del Cagliari.