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Dalla grande attesa all'eliminazione precoce: il Qatar è la peggiore nazionale ospitante della storia dei Mondiali
POCHI SPUNTI - La prima partecipazione della nazionale Al Annabi alla massima competizione calcistica si è tradotta in un flop. Annunciato? Non proprio. I campioni d’Asia in carica avevano fatto discutere negli ultimi anni per più di un motivo. Intanto,per la questione Aspire Academy: l’accademia sportiva nata nel 2004 per reclutare talenti e aiutare lo sviluppo dello sport nel Paese, formando i giovani a livello sportivo e culturale, non ha dato i risultati sperati. Contro Ecuador e Senegal, nelle prime due gare del Mondiale, la nazionale qatariota ha offerto pochi spunti e realizzato un solo gol, con Muntari. Troppo poco per le aspettative create.
PROTAGONISTI MANCATI - Il gruppo dei 26 scelto dal ct catalano Felix Sanchez Bas (scuola Barcellona), con metà dei giocatori presi dall’Al-Sadd, era inoltre in ritiro da maggio, ma il modello squadra di club non ha regalato soddisfazioni. Le naturalizzazioni in serie fatte dalla nazionale vincitrice del titolo continentale negli Emirati Arabi Uniti nel 2019 - per cercare di alzare il livello di competitività - non hanno aiutato e i protagonisti più attesi hanno deluso. Dato di fatto. Hassan Al-Haydos, Akram Afif e il bomber Almoez Ali hanno steccato al grande appuntamento. Nessun guizzo a referto, nessuna giocata da ricordare. Il Mondiale di casa li aspettava, ma il livello del resto del mondo è ancora troppo alto per i ragazzi di Sanchez.