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Dalla Francia: Zidane pronto a tornare, la Juve è la prima scelta. Cosa filtra sul futuro di Allegri
Zinedine Zidane prepara il suo grande ritorno. A distanza ormai di due anni dalla sua ultima panchina al Real Madrid, Zizou non ha ancora trovato la sfida giusta per ripartire ma, secondo quanto riferisce in Francia RMC Sport, la prossima estate può essere quella giusta. Sfumata la possibilità di diventare il nuovo ct della Francia alla luce della conferma dell'ex compagno di squadra alla Juventus e in nazionale Didier Deschamps fino al 2026, l'ex fantasista bianconero resta un allenatore molto ambito a livello internazionale. Come dimostra l'interesse mai sopito del Paris Saint-Germain, già rifiutato in passato e che nelle prossime settimane dovrà pronunciarsi sul futuro di Christophe Galtier, al termine dell'ennesima stagione al di sotto delle aspettative.
CONTESO - Secondo le informazioni raccolte nei giorni scorsi dall'Equipe, il desiderio della proprietà qatariota e del presidente Al-Khelaifi è di tornare alla carica per Zidane qualora da parte del diretto interessato arrivasse un segnale concreto di apertura e dalle ultime indiscrezioni trapela proprio la volontà di prendere in considerazione un progetto a lungo termine che risponda alle sue ambizioni. La novità a sorpresa, portata a galla dai colleghi di RMC Sport, è che la prima scelta di Zidane non è rappresentata dall'opportunità di allenare Mbappé e compagni e di puntare alla vittoria di un'altra Champions League - dopo le 4 conquistate al Real Madrid da giocatore e tecnico - grazie all'enorme disponibilità economica della proprietà del club. Zidane avrebbe invece messo in cima alla lista delle preferenze il ritorno alla Juventus, che già nel 2021 fece un sondaggio per il dopo Allegri condotto dalla coppia Nedved-Paratici.
JUVE AD UN BIVIO - Le cose andarono diversamente e oggi, a distanza di due anni, di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia. Nel pieno di una stagione che può regalare in teoria ancora grandi soddisfazioni soprattutto nelle due coppe per le quali è ancora in corsa - Coppa Italia ed Europa League - la Juve si trova di fronte ad un bivio fondamentale della sua storia recente, sospesa tra la possibilità di ambire legittimamente (sulla base dei risultati raccolti sul campo) alla partecipazione alla Champions League della prossima stagione - col ritorno economico e la possibilità di programmare che ne conseguirebbe - e il pericolo di ricevere una pesante sanzione a livello sportivo per il processo ancora aperto sul filone delle plusvalenze e per quello che potrebbe essere inaugurato nei mesi a venire sul fronte della manovra stipendi e delle partnership sospette con agenti e club italiani. Il timore di essere interdetti dalla Uefa da ogni competizione europea, almeno per la prossima annata, esiste ma, sempre secondo quanto raccolto da RMC Sport, per Zidane non rappresenterebbe un problema.
LA POSIZIONE DI ALLEGRI - Il vero ostacolo rimane il vincolo contrattuale che lega la Juventus a Massimiliano Allegri fino a giugno 2025 e soprattutto l'ingaggio da 7 milioni di euro netti a stagione, più bonus, che rende complicata l'ipotesi di un esonero. E anche secondo quanto risulta a calciomercato.com, da parte della dirigenza bianconera insediatasi dopo l'addio di Andrea Agnelli e l'azzeramento del precedente Cda non arrivano segnali che vadano nella direzione di una separazione dal tecnico livornese al termine di questa stagione. Tra le mille difficoltà di questa stagione, agli occhi del presidente Ferrero, del Chief Football Officer Calvo e del direttore generale Scanavino l'operato di Allegri è considerato soddisfacente. Anche se poi la palla e la decisione ultima spetteranno al prossimo direttore sportivo destinato a prendere il posto di Federico Cherubini e la cui ricerca, partita nei mesi scorsi, presto potrebbe subire l'accelerazione decisiva.
CONTESO - Secondo le informazioni raccolte nei giorni scorsi dall'Equipe, il desiderio della proprietà qatariota e del presidente Al-Khelaifi è di tornare alla carica per Zidane qualora da parte del diretto interessato arrivasse un segnale concreto di apertura e dalle ultime indiscrezioni trapela proprio la volontà di prendere in considerazione un progetto a lungo termine che risponda alle sue ambizioni. La novità a sorpresa, portata a galla dai colleghi di RMC Sport, è che la prima scelta di Zidane non è rappresentata dall'opportunità di allenare Mbappé e compagni e di puntare alla vittoria di un'altra Champions League - dopo le 4 conquistate al Real Madrid da giocatore e tecnico - grazie all'enorme disponibilità economica della proprietà del club. Zidane avrebbe invece messo in cima alla lista delle preferenze il ritorno alla Juventus, che già nel 2021 fece un sondaggio per il dopo Allegri condotto dalla coppia Nedved-Paratici.
JUVE AD UN BIVIO - Le cose andarono diversamente e oggi, a distanza di due anni, di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia. Nel pieno di una stagione che può regalare in teoria ancora grandi soddisfazioni soprattutto nelle due coppe per le quali è ancora in corsa - Coppa Italia ed Europa League - la Juve si trova di fronte ad un bivio fondamentale della sua storia recente, sospesa tra la possibilità di ambire legittimamente (sulla base dei risultati raccolti sul campo) alla partecipazione alla Champions League della prossima stagione - col ritorno economico e la possibilità di programmare che ne conseguirebbe - e il pericolo di ricevere una pesante sanzione a livello sportivo per il processo ancora aperto sul filone delle plusvalenze e per quello che potrebbe essere inaugurato nei mesi a venire sul fronte della manovra stipendi e delle partnership sospette con agenti e club italiani. Il timore di essere interdetti dalla Uefa da ogni competizione europea, almeno per la prossima annata, esiste ma, sempre secondo quanto raccolto da RMC Sport, per Zidane non rappresenterebbe un problema.
LA POSIZIONE DI ALLEGRI - Il vero ostacolo rimane il vincolo contrattuale che lega la Juventus a Massimiliano Allegri fino a giugno 2025 e soprattutto l'ingaggio da 7 milioni di euro netti a stagione, più bonus, che rende complicata l'ipotesi di un esonero. E anche secondo quanto risulta a calciomercato.com, da parte della dirigenza bianconera insediatasi dopo l'addio di Andrea Agnelli e l'azzeramento del precedente Cda non arrivano segnali che vadano nella direzione di una separazione dal tecnico livornese al termine di questa stagione. Tra le mille difficoltà di questa stagione, agli occhi del presidente Ferrero, del Chief Football Officer Calvo e del direttore generale Scanavino l'operato di Allegri è considerato soddisfacente. Anche se poi la palla e la decisione ultima spetteranno al prossimo direttore sportivo destinato a prendere il posto di Federico Cherubini e la cui ricerca, partita nei mesi scorsi, presto potrebbe subire l'accelerazione decisiva.