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Dalla Francia: Zidane attratto dal progetto Juve. Il perché e i due problemi
DIPENDE DA DESCHAMPS - Riavvolgiamo il nastro: il Mondiale perso solo ai rigori nella 'finale più bella di sempre' sembra aver aumentato, e di tanto, le probabilità che Deschamps resti nel ruolo che occupa dal luglio del 2012, una soluzione che fino a pochi mesi fa sembrava improbabile. Oltralpe, anche il presidente Emmanuel Macron si è esposto a favore della permanenza di Didì, al quale ora spetta la scelta rispetto al rinnovo, con l'ipotesi di arrivare fino al 2026, per ritentare, dopo gli Europei, l'assalto alla Coppa del Mondo.
LA SCELTA DI ZIDANE - Dall'altra parte c'è Zidane, che dopo la fine dell'avventura vincente con il Real Madrid nel 2021 si è messo in lista di attesa, finendo per essere indicato da più parti come il principale candidato alla successione di Deschamps sulla panchina della Francia, una soluzione che oggi sembra allontanarsi, anche se non può ancora essere detta l'ultima parola, fino all'ufficialità del rinnovo dell'attuale commissario tecnico. Zidane, che nell'ultimo anno e mezzo ha rifiutato alcune proposte, in particolare quella del Manchester United, ha voglia di tornare ad allenare ed è pronto a farlo. E se non sarà a stagione in corso, la cosa avverrà sicuramente nel 2023-24. Ed ecco quindi l'ipotesi Juve, rilanciata dalla stampa francese.
I DUE PROBLEMI - Un'ipotesi che, aggiungiamo noi, presenta almeno un paio di controindicazioni importanti, che contengono la parola chiave 'soldi': il contratto in essere di Massimiliano Allegri fino al 2025, a sette milioni netti all'anno più bonus, e l'eventuale richiesta di Zizou, che per status e palmares non potrebbe essere inferiore ai dieci milioni netti a stagione, stando bassi. Due problemi di difficile soluzione per le casse della Juve attuale.