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    Dalla Francia l'attacco alle plusvalenze della Juve: 'Fa speculazione! Ha 120 giocatori sotto contratto...'

    Dalla Francia l'attacco alle plusvalenze della Juve: 'Fa speculazione! Ha 120 giocatori sotto contratto...'

    • Pippo Russo
      Pippo Russo
    Un giudizio molto severo. Lo ha espresso Damien Comolli, ex allenatore che da luglio 2020 riveste il ruolo di presidente del Tolosa (Ligue 2) in rappresentanza del fondo d'investimento statunitense RedBird. Francese di Béziers, classe 1972, Comolli è stato anche dirigente e scout per Monaco, Arsenal, Tottenham, Saint-Etienne, Liverpool e Fenerbahçe. Ha dunque accumulato una vasta esperienza internazionale in materia di players trading. E questo suo bagaglio di conoscenze è il punto di partenza dell'intervista rilasciata ieri a Le Monde. Il quotidiano del pomeriggio lo ha interrogato sullo stato del calcio francese, che per tradizione è un movimento formatore di talenti e adesso si trova a vivere in modo particolare la crisi da Covid poiché non è semplice piazzare sul mercato i talenti prodotti dal proprio sistema.

    Rispetto a questa situazione Comolli parla di una possibile opportunità, nel senso che finalmente il calcio francese potrebbe convertirsi a un modello economico meno dipendente dal “trading”, cioè dalla compravendita di calciatori che gonfia le rose nella speranza di future plusvalenze. Un tema che, come di recente Calciomercato.com vi ha raccontato, è oggetto di preoccupazione in Francia.

    E quando l'intervistatore gli chiede cosa veda di così negativo in questo modello, risponde seccamente: “Questa cosa qui non la chiamo trading ma speculazione. Prendete la Juventus, che ha 120 giocatori sotto contratto ma va avanti con uno zoccolo duro di massimo 25. Perché avere così tanti calciatori? Magari questa cosa permette di avere dei ricavi supplementari – in particolare per restare in linea col fair play finanziario – grazie alla vendita di calciatori che non hanno nessuna intenzione di utilizzare in prima squadra. L'idea è di comprarli a un milione per rivenderli a cinque”.

    Un attacco che sembrava stare proprio lì sulla punta della lingua, scattato senza che l'intervistatore abbia sollecitato l'intervistato a far nomi. E se la Juventus è diventata in Europa l'esempio da citare in materia di ipertrofia da trading, qualche domanda in più bisognerà farsela.

    @pippoevai

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