Dalla D al Belgio, Diagne: 'Sogno di tornare alla Juve, Balotelli è il mio idolo'
Guglielmo Cannavale
Nel calcio i sogni si possono avverare sempre, anche a 21 anni. Dal Bra alla Juventus il passo può essere più breve del previsto. E' la storia incredibile di Mbaye Diagne, attaccante franco-senegalese classe 1991. L'anno scorso, nella stagione 2012-2013, giocava in Serie D: ha trascinato il Bra in Lega Pro, grazie a un primo posto ottenuto con i suoi 23 gol. Poi la chiamata della Juve, il prestito prima all'Ajaccio (dove non ha potuto giocare per problemi burocratici), poi al Lierse. E' arrivato a gennaio in prova, poi ha convinto tutti: ora è ufficialmente in prestito dalla Juve al Lierse, prima divisione belga. In due partite ha segnato già 4 gol: un gol all'esordio contro l'Anderlecht, poi una tripletta al Mons nell'ultima giornata. A cresta alta. 'Mario', così lo chiamano i compagni, è l'uomo del momento in Belgio, anche in Italia ora si stanno accorgendo di lui. Dalla Serie D al Belgio, passando per la Juventus: andiamo a conoscere meglio la sua storia. Mbaye Diagne parla a Calciomercato.com. Sei in prestito dalla Juventus, ti piacerebbe indossare la maglia bianconera un giorno? "Assolutamente, tornare alla Juve è il mio sogno. Spero che un domani si possa avverare".
Ti chiamano 'Mario': in onore di Balotelli? "Sì, Balotelli è il mio idolo da sempre. Mi chiamano Mario dai tempi di Brandizzo, in prima categoria".
Dal Bra al Lierse, che effetto fa? "Sicuramente un bell'effetto, è una grande cosa per me essere passato dalla Serie D alla Serie A belga. E' merito mio e del mio agente, che ha sempre creduto in me. E non dimentico mio padre, lo ringrazio". Dopo i 23 gol al Bra, ti ha chiamato la Juve. Ma c'erano anche altre squadre? "Sì, mi seguivano alcune squadre: il Chievo, il Trapani e il Crotone".