Dall'inferno al paradiso, la nuova vita di Marchetti
Un anno buttato, quello di Federico Marchetti. Lo scorso anno Cellino lo ha fermato, e oltre a fare un danno alla propria squadra lo ha fatto anche al nostro calcio, che non ha potuto godere delle prodezze del miglior portiere italiano dopo Buffon. La Lazio lo ha preso e rilanciato: per una cifra irrisoria Lotito l'ha 'liberato' dalla meravigliosa isola sarda e l'ha portato nella Capitale. Un palcoscenico importantissimo nel quale si diceva: 'Dovrà rilanciarsi e dimostrare quello che vale veramente, se fosse stato così forte lo avrebbero fatto giocare a prescindere'. Ma a volte le bizze di un presidente contano di più del valore dei giocatori: nella Lazio infatti sono rimasti fuori due campioni del calibro di Pandev e Ledesma.
Federico Marchetti a Roma ha trovato la serenità giusta, un ambiente che lo ha aiutato, dei compagni che lo hanno sostenuto e dei tifosi che lo hanno già eletto a erede di Peruzzi. Non solo contro il Napoli ha fatto vedere grandi cose: anche in altre partite, sia in Europa che in campionato, ha fatto la differenza. Ma quello che più conta è che i difensori e la squadra tutta si sentono al sicuro con lui; se il pallone arriva lì dietro, sanno che è nelle sue mani. Gli mancano 45 minuti per superare il record di imbattibilità detenuto proprio da 'cinghialone' Peruzzi, e sabato avrà di fronte Matri e Vucinic, non due qualsiasi.