Dall'idea ritiro a re dei bomber in Serie C: la seconda vita di Ciccio Tavano
SECONDA GIOVINEZZA - Pochi gol, appena 16, nelle ultime tre stagioni, i quarant’anni sempre più vicini e il peso di una carriera importante da onorare: con queste premesse, per la verità tutt’altro che positive, è iniziata l’avventura di Ciccio Tavano con la maglia della Carrarese. Poco più di otto mesi dopo il giorno della presentazione, però, nessuno ha più dubbi sulla bontà della scelta fatta dall’ex numero 10 dell’Empoli, che sotto la guida del suo amico Silvio Baldini sta vivendo una vera e propria seconda giovinezza; per la prima volta dalla lontana stagione 2013/2014, infatti, Tavano è tornato a raggiungere la doppia cifra di marcature stagionali e, soprattutto, è tornato ad essere decisivo come non gli accadeva da troppo tempo. Con la maglia della Carrarese Il classe ‘79 ha riscoperto se stesso, smentendo con i fatti tutti coloro che gli avevano già affibbiato la pesante etichetta di ‘giocatore finito’. Una rivincita che Tavano si è sudato sul campo, realizzata con la serietà che lo ha sempre contraddistinto e con i colpi del sul talento, quello davvero impossibile da mettere in discussione. E questa rivincita ha il retrogusto della giustizia, perché un grande giocatore come Tavano meritava un finale di carriera all’altezza dei suoi anni migliori, nei quali ha saputo far innamorare a tal punto gli amanti del calcio che l’Empoli, di cui è miglior marcatore all time con 120 reti, ha deciso di ritirare in suo onore la maglia più prestigiosa. La numero 10, ovviamente.
LEADER GOLEADOR - Il calcio non è fatto di sole statistiche, anzi, ma i numeri di rado mentono e quelli di Tavano sono un attestato di grandezza senza possibilità di appello. Oltre 230 gol in una carriera nella quale Il classe ‘79 ha vestito i colori di club storici come Empoli, Roma e Valencia, con la maglia azzurra della nazionale solo sfiorata nel 2006, quando Lippi lo convocò allo stage che anticipò i Mondiali del 2006 senza poi includerlo nella vincente spedizione in Germania. Dopo il secondo ed ultimo addio all’Empoli nel 2015, però, la parabola di Tavano sembrava destinata ad una discesa senza fine; con la maglia dell’Avellino, in Serie B, appena 4 gol in 24 partite e anche l’anno successivo in Lega Pro, con la maglia del Prato, sono state solo 8 le reti stagionali in 29 presenze. Numeri che sembravano certificare la fine della carriera ad alti livelli di un Tavano sempre più fiaccato dal peso dell’età. Quando l’unica via percorribile sembrava il ritiro, però, è arrivata la chiamata di Silvio Baldini che gli ha concesso un’ultima chance per scrollarsi di dosso le brutte parentesi delle ultime stagioni. E come tutti i grandi campioni, Tavano ha risposto sul campo: grazie alla straordinaria tripletta realizzata sabato, infatti, sono saliti a 17 i gol in campionato; cifra che lo pone al primo posto della classifica marcatori non solo del Girone A, ma di tutta la Serie C. Numeri eccezionali, che stanno permettendo alla Carrarese di giocarsi un campionato da protagonista, dopo il disastroso 16º posto della passata stagione che ha visto i gialloblù giocarsi la permanenza in Serie C ai playout. Nonostante i 39 anni suonati, il tempo sembra non essere mai passato e il più famoso coro a lui dedicato riecheggia ancora in giro per gli stadi di mezza Italia: “Porta in alto la mano, segna Ciccio Tavano”.
GIRONE A - Detto della Carrarese, al quinto posto solitario, prosegue il botta e risposta per la vetta della classifica tra Livorno e Robur Siena: le prime della classe vincono entrambe e proseguono nel loro duello a distanza che sancirà la vincitrice del Girone A. I bianconeri grazie alla vittoria di misura sulla Viterbese restano al comando, con un punto di vantaggio sugli amaranto, usciti coi tre punti dalla delicata sfida sul campo della Giana Erminio. Il Livorno, guidato ancora da Sottil che in settimana ha ritirato le dimissioni presentate dieci giorni fa, ha raccolto tre punti importanti soprattutto sotto il punto di vista del morale, che nelle ultime settimane era ai minimi storici; duello sempre più avvincente tra le due Toscane, che restano le uniche Serie pretendenti a giocarsi la vittoria finale. Rinviato, ancora una volta, il match dell'Arezzo, che continua a navigare in una situazione societaria disastrosa; il club toscano si recherà giovedì in tribunale per l'udienza che deciderà sul possibile esercizio provvisorio che permetterebbe alla squadra di terminare la stagione.
Risultati: Arzachena-Carrarese 1-3, Cuneo-Olbia 0-0, Giana Erminio-Livorno 0-2, Lucchese-Gavorrano 0-0, Pisa-Alessandria 1-1, Pistoiese-Pontedera 3-0, Prato-Pro Piacenza 1-0, Robur Siena-Viterbese 1-0, Arezzo-Monza (rinviata). Riposa: Piacenza.
Classifica: Robur Siena* 55 punti; Livorno* 54; Pisa 48; Viterbese* 46; Carrarese 40; Alessandria* 39; Giana Erminio, Monza** e Olbia* 36; Piacenza* e Pistoiese* 35; Arzachena* 34; Lucchese*, Pontedera e Pro Piacenza** 31; Arezzo** (-3) 28; Cuneo 27; Gavorrano 22; Prato* 19.
* = 1 partita in meno; * = 2 partite in meno; ** = 3 partite in meno
GIRONE B - Il Padova ipoteca definitivamente il primo posto e la promozione diretta in Serie B grazie ad una vittoria importante sul campo del Bassano, tra le squadre più in forma del Girone. I biancorossi si sono imposti per 2-1 su un campo difficilissimo e hanno dimostrato, ancora una volta, la netta superiorità rispetto a tutte le altre squadre di un Girone che ha una sola regina come dimostrano gli 11 punti di vantaggio sulla Sambenedettese seconda. La Feralpisalò approfitta del turno di riposo proprio della Samb per accorciare e portarsi a -1 dal secondo posto; si ferma, invece, la rincorsa senza sosta della Reggiana che non riesce ad andare oltre il pareggio nella sfida contro la Fremana; gli emiliani vengono quindi agganciati proprio dalla Feralpi che strappato tre punti fondamentali sul campo del Gubbio in vista dello sprint per la zona playoff.
Risultati: Gubbio-Feralpisalò 0-1, Bassano-Padova 1-2, Mestre-Pordenone 4-3, Albinoleffe-Ravenna 0-1, Fermana-Reggiana 2-2, Sudtirol-Renate 0-0, Teramo-Santarcangelo 0-0, Triestina-Vicenza 0-0. Riposano: Fano e Sambenedettese.
Classifica: Padova 52 punti; Sambenedettese 41; Bassano, Feralpisalò* e Reggiana* 40; Mestre* 37; Südtirol* e Triestina 36; Pordenone e Renate 34; Albinoleffe e Fermana* 32; Vicenza* 31; Ravenna* 29; Gubbio* e Teramo 27; Santarcangelo* (-1) 24; Fano* 22. Modena escluso dal campionato; * = 1 partita in meno.
GIRONE C - Il Catania manca, ancora una volta, l’appuntamento col destino: gli etnei hanno perso l’occasione di accorciare sul Lecce, fermato sullo 0-0 dal Matera, non riuscendo a portare a casa i tre punti nella sfida con la Sicula Leonzio. Gli uomini di Lucarelli, che restano quindi a -7 dal primo posto, si sono anche visti agganciare dal Trapani, vittorioso sul campo del Catanzaro, a quota 53 punti. Il Lecce continua quindi a guardare tutti dall’alto, con il Catania che, però, ha sprecato l’ennesima occasione stagionale per riaprire definitivamente i giochi legati al primo posto. Intanto l'Akragas ha deciso di esonerare il tecnico Di Napoli dopo la clamorosa sconfitta per 7-0 rimediata sul campo della Juve Stabia.
Risultati: Bisceglie-Cosenza 0-0, Catanzaro-Trapani 1-2, Racing Fondi-Fidelis Andria 1-0, Juve Stabia-Akragas 7-0, Lecce-Matera 0-0, Paganese-Rende 3-0, Reggina-Monopoli 1-2, Siracusa-Casertana 0-1, Sicula Leonzio-Catania 0-0. Riposa: Virtus Francavilla.
Classifica: Lecce 60 punti; Catania e Trapani 53; Matera(-1) 44; Juve Stabia, Rende e Siracusa 42; Monopoli 41; Cosenza 37; Bisceglie 35; Virtus Francavilla 34; Casertana 33; Sicula Leonzio 32; Catanzaro (-1) 31; Reggina 29; Paganese 27; Racing Fondi 26; Fidelis Andria (-3) 24; Akragas (-3) 11