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Dall'eliminazione con la Svezia ai Dilettanti, riecco Tavecchio: 'Ventura sfortunato, che errore perdere Conte'
RITORNO IN CAMPO - "Le vittorie sono tali a prescindere dai margini. Perché sono tornato? Sono stato chiamato in aprile da alcuni consiglieri e da società importanti, poiché l’ex presidente purtroppo era malato. Ho accettato di candidarmi con spirito di servizio, sono 46 anni che faccio calcio tra i dilettanti".
PROBLEMA GIOVANI - "Io sono tornato perché sulla legge del ministro Spadafora, che prevede l’abolizione del vincolo sportivo per i più giovani e introduce provvedimenti fiscali nel nostro mondo, la Lega nazionale dilettanti è stata di un’assenza totale. Le società dilettantistiche non avranno più alcun interesse a curare i settori giovanili, con la liberalizzazione totale ciascuno andrà dove vuole e i procuratori avranno campo libero".
L'ATTACCO A SIBILIA - "Non condivido quello che ha fatto fin qui Sibilia, non c’è stata una scossa contro questa legge che lo Stato ha imposto. Una legge con cui si andrà a cercare di ricavare fiscalmente degli importi da gente che fa volontariato e che mette soldi propri. Il Covid ha esasperato una situazione già precaria".
ELIMINAZIONE MONDIALE - "Abbiamo preso un gol dalla Svezia su autorete e io sono andato a casa. Va bene, ma ho lasciato una grossa liquidità in federazione e si sono dimenticati che in Italia sono stato io a portare il protocollo Var e che con me le squadre italiane in Champions sono salite a quattro"
VENTURA E CONTE - "In prima battuta contattai Capello, che rifiutò con cortesia. Poi Donadoni, che però aveva problemi contrattuali. Ventura sarebbe dovuto arrivare con Marcello Lippi d.t., ma il piano saltò per il conflitto di interessi con il figlio procuratore. Ventura è stato sfortunato. L’errore è stato perdere Conte. Io avevo fatto di tutto per trattenere Antonio, avevo coinvolto lo sponsor, la Puma, ma lui aveva un’offerta impareggiabile dal Chelsea".