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Dalbert, il tempo stringe: 7 finali per riprendersi l'Inter e Spalletti
LE PAROLE DI SPALLETTI - Tanto tempo, se ne è accorto anche il tecnico toscano, che seppur tra gli elogi ha tenuto a specificare come abbia dovuto pensare prima al bene dell’Inter che a quello del calciatore: «Forse non l'ho aiutato molto, ma io devo aiutare prima l'Inter. Sul futuro vediamo come finisce questo campionato. Tutto è possibile, ma il ragazzo è un buon ragazzo e quindi lo includeremo nei discorsi che lo riguardano». Parole che spiegano come ogni tipo di valutazione sia al vaglio e come questo finale di campionato possa incidere sulla decisione finale, anche se viene difficile pensare come Spalletti possa dare fiducia all’ex Nizza proprio adesso che le gare diventano ancora più decisive.
QUALITA' DA ESIBIRE - L’approccio di Dalbert con il campionato italiano è stato di quelli timidi. Anche nell’atteggiamento in campo, non ha mai dato l’impressione di essere completamente sicuro di sé. Come se l’Inter e il campionato lo avessero messo in soggezione, come se qualcosa non l’avesse fatto esprimere per quelle che sono le sue reali potenzialità. E Spalletti dice anche questo: «Ha qualità, reattività e corsa importanti. Un sinistro paragonabile, per potenza, a quelli veri, a quelli fortissimi. Ha un mancino che lascia partire bastonate impressionanti. Poi è chiaro che ci vuole anche la tranquillità per poterle esibire queste qualità».
IL TEMPO STRINGE - Una tranquillità e una fiducia che Dalbert finora non è ancora riuscito a trovare, tanto che il giocatore apprezzato in Francia non si è praticamente mai visto con la maglia dell’Inter. Adesso il tempo stringe e i nerazzurri hanno davanti sette finali che decreteranno l’ingresso in Champions o il fallimento dell’obiettivo stagionale: un quadro della situazione abbastanza complesso, ma se Dalbert riuscisse a reagire in queste difficoltà, avrebbe buone chance di riprendersi l’Inter.