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    L'Inter è una macchina da gol: tocca a Spalletti far dimenticare il solito alibi

    L'Inter è una macchina da gol: tocca a Spalletti far dimenticare il solito alibi

    • Gianluca Minchiotti
    Stagione 2017-18: Sassuolo-Inter 1-0; Inter-Sassuolo 1-2. Per i nerazzurri si trattò di due sconfitte importanti, anche se alla fine dei conti rimediate dalla vittoria contro la Lazio, che regalò a Spalletti quarto posto e Champions League. Le due partite contro gli emiliani restano comunque emblematiche dell'Inter dello scorso anno, una squadra che si affidava quasi totalmente a Icardi (e in alternativa a Perisic) per trovare la strada del gol. Nullo o quasi l'apporto degli altri uomini d'attacco: Eder 3 gol, Karamoh uno, Candreva zero. Delle 66 reti segnate dai nerazzurri nello scorso campionato, 29 portano la firma di Icardi e 11 di Perisic. Se non segnavano loro, di fatto erano problemi.

    OGGI IL POTENZIALE E' ENORME - L'Inter che oggi si presenta al Mapei Stadium per l'esordio nella Serie A 2018-19 ha un potenziale d'attacco nettamente superiore. Accanto a Icardi e Perisic, gli uomini mercato nerazzurri hanno aggiunto Lautaro Martinez (18 gol nell'ultima stagione al Racing), Keita Baldé (8 reti con il Monaco nel 2017-18 e 16 con la Lazio nella sua ultima stagione in Italia) e Matteo Politano (11 reti lo scorso anno con la maglia del Sassuolo, di cui 10 in campionato). Oltre a loro, l'Inter attende anche il rientro dell'infortunato Radja Naiggolan, che con Spalletti alla Roma ha fatto il suo record stagionale di gol, 14 nel 2016-17 fra campionato e coppe. 

    TOCCA A SPALLETTI - Insomma, ora Spalletti ha a disposizione un reparto offensivo di tutto rispetto, per quantità, qualità e varietà di soluzioni. Tocca a lui ora farlo rendere al meglio. Perché quest'anno, per l'Inter, non vale più l'alibi del "se non segna Icardi non segna nessuno".  

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