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    Dal paragone con Bernardeschi al sogno azzurro: Maleh, non chiamatelo sorpresa

    Dal paragone con Bernardeschi al sogno azzurro: Maleh, non chiamatelo sorpresa

    • Federico Zanon
    L'uomo in più, di una squadra che sogna in grande. ​Youssef Maleh è la fotografia del Venezia di Zanetti, in piena corsa per tornare nell'élite del calcio italiano dopo quasi 20 anni. Una squadra giovane, ambiziosa e di talento, proprio come il centrocampista classe 1998, protagonista giovedì sera, nel primo match di playoff contro il Chievo, di una prova da urlo, ricamata dal gol del momentaneo 2-2. Sulla strada per la Serie A ora c'è il Lecce, uno dei favoriti al salto di categoria, ma occhio alle sorprese.

    COLPO VIOLA - Perché la squadra costruita da ​Mattia Collauto e Paolo Poggi ha tutto per arrivare fino in fondo. Idee, spensieratezza, un bomber vero come Forte e tanti profili in rampa di lancio, come l'ex mezzala di Cesena e Ravenna, paragonato per caratteristiche tecniche a Bernardeschi, che comunque andrà a finire l'anno prossimo giocherà in Serie A. Lo farà con la Fiorentina, che grazie all'intuizione di ​Valentino Angeloni (​oggi responsabile del settore giovanile viola, nel 2018 il ds del Venezia che prese Maleh dal Ravenna) lo ha bloccato lo scorso gennaio, lasciandolo in Laguna fino a giugno.

    AZZURRO - Lanciato lo scorso anno da Dionisi, con Zanetti in panchina Maleh ha fatto il definitivo salto di qualità, diventando un giocatore vero. Qualità e personalità, ha tutto per diventare un titolare della Fiorentina e per meritarsi la chiamata azzurra. Nato a ​Castel San Pietro Terme da genitori marocchini, ha infatti deciso di rappresentare l'Italia. Con l'Under 21 di Nicolato ha giocato 5 partite con 1 gol, alla Svezia, il suo prossimo obiettivo è quello di entrare nei radar di Mancini. Un sogno, come il Venezia in Serie A.

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