Dal 'fornaretto di Frascata' alla moviola!
Semifinale di Coppa Italia Roma-Torino 1943: 83' Ossola scatta in fuorigioco verso la porta e batte il portiere avversario. L'arbitro Pizziolo assegna la rete,scatenando le proteste giallorosse che sfociano in un calcio allo stesso direttore di gara. Questo, nella più totale confusione assegna un cartellino rosso ad Amedeo Amadei, espulsione che si tramuterà poi in una squalifica a vita. Dobbiamo aspettare la fine della seconda guerra mondiale per una assoluzione meritata, arrivata grazie alla confessione del suo compagno Dagianti. Ora, se fosse esistita la possibilità di rivedere quegli istanti di gioco, avremmo assistito comunque a questo spiacevole episodio,oppure tutto sarebbe scivolato via senza troppe polemiche?! La risposta a questa domanda arriva nel maggio del '69 con l'avvento della moviola. Questa nuova tecnologia era stata pensata per dare a tutti la possibilità di rivedere le azioni migliori, prestando attenzione a quei piccoli dettagli che inevitabilmente potevano sfuggire, e non di certo per ridurla a un mero problema di torti e falli subiti. Ed è proprio la manipolazione del suo utilizzo il tema del momento. In questi giorni ormai non si parla d'altro, ma gli errori arbitrali, come abbiamo potuto constatare, non sono una novità nel mondo del calcio: ci sono stati, e continueranno ad esserci, perche sbagliare, si sa, è umano! Viviamo in un'epoca in cui ci si approfitta anche del più piccolo sbaglio per far sorgere una polemica, cogliendo l'occasione di scriverne poi un articolo. Viene quindi a mancare un po' di buon senso da parte dei giornalisti, che invece di schierarsi, dovrebbero essere obiettivi e al di sopra delle parti: non importa che si tratti un club di bassa classifica o di un top club, la valutazione deve essere la medesima! Perchè alimentare polemiche, sottolineare errori arbitrali, senza dare la giusta importanza alla partita che si è giocata?! Dopo ogni match, le emittenti sportive ci propinano ore e ore di trasmissioni sulla moviola, che il più delle volte si rivelano inconcludenti; non solo, vanno ad incidere in modo negativo sul lavoro degli arbitri, che sentendosi sotto pressione, commettono errori che in altre situazioni e condizioni non avrebbero commesso. Basta riguardare vecchie partite e confrontarle con il calcio odierno, per rendersi conto del cambiamento: le azioni di gioco sono sempre più veloci, e questo fa si che il compito degli arbitri sia ancora più complicato. Siamo sicuri che le varie federazioni stiano davvero facendo di tutto per agevolare la classe arbitrale?! In Italia si è deciso di aggiungere i giudici di porta, scelta che oltre a pesare economicamente sulle casse, ha comportato confusione e insicurezza nei confronti dell'arbitro: pensate sia facile conciliare sei pareri diversi in tempo reale?! E allora che si parli di moviola, ma in campo! Basterebbe un semplice monitor vicino al quarto uomo per risolvere molti problemi in pochi istanti; in questo modo eviteremmo al pubblico di assistere a episodi come quello di Catania: 40 secondi di attesa per una decisione sbagliata! Con questo non intendo certo dire che questa possa essere la soluzione finale al problema, ma sarebbe comunque un primo passo verso un calcio più pulito. In passato sono stati commessi errori, talvolta clamorosi è vero: la classe arbitrale spesso ci ha deluso, ma il calcio mai. Cominciamo col dimenticare gli scandali passati per non inculcare malafede nelle nuove generazioni, ma, al contrario, puntiamo a risvegliare gli antichi valori che hanno sempre contraddistinto questo sport.