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    Dal Diez a Diaz (e Leao): Pioli batte Spalletti, il Milan domina il Napoli

    Dal Diez a Diaz (e Leao): Pioli batte Spalletti, il Milan domina il Napoli

    • Alberto Polverosi
    Un trionfo, un festival di calcio nella sua completezza, però ad una sola voce, quella del Milan: tecnica, tattica, testa, gambe e cuore, i rossoneri hanno disintegrato il Napoli perfino oltre il tremendo 4-0 del Maradona, hanno vinto in ogni zona del campo, ma anche fuori, anche e soprattutto in panchina, con le scelte decisive di Pioli. Se il primo posto del Napoli non è certo in discussione, questa mazzata terrificante pone una domanda scontata: quanto potrà pesare sulla prossima sfida di Champions?

    LE IDEE DI PIOLI - I campioni d’Italia hanno giocato una partita da campioni d’Italia e l’hanno vinta con pieno merito. Se doveva essere la gara della staffetta, della consegna dello scudetto fra il Milan e il Napoli, è stato tutto rinviato. Più squadra il Milan del Napoli, più reattivo, più cattivo, più determinato, più intelligente sul piano tattico. L’hanno vinta in tre questa partita, Brahim Diaz in 57 minuti e Rafael Leao in 74', quelli giocati sul campo del Maradona, e Stefano Pioli nella preparazione. Il ritorno alla difesa a 4 è stato come il ritorno a casa per i rossoneri, ma dentro al vecchio sistema Pioli ha inserito alcune novità che hanno mandato fuori giri il Napoli e trovato impreparato Spalletti. La prima: Bennacer a uomo su Lobotka, quindi non più regista davanti alla propria difesa, seppure con il pensiero da mezz’ala, ma trequartista di posizione e mediano di fatto davanti alla difesa azzurra, per soffocare le iniziative di Lobotka. Missione compiuta (con Lobotka sostituito a metà ripresa). La seconda: Krunic su Zielinski, anche questa marcatura ravvicinata, ma non fissa perché Krunic andava spesso in aiuto di Calabria per controllare Kvaratskhelia. La terza: Tonali su Anguissa, che non ha mai trovato spazio, mentre l’ex bresciano ha portato il suo rendimento a un livello altissimo.

    DAL DIEZ A DIAZ - Nello stadio di Diego, un altro 10, dalla maglia rossonera, ha incantato. Brahim Diaz ha fatto a pezzi la difesa napoletana con un gol, un assist e un’ammonizione procurata ai danni di Lobotka. L’azione dell’1-0 è stata fantastica: attacco di Calabria, gioco di suola di Diaz che ha mandato a vuoto, in un colpo solo, Lobotka e Mario Rui, taglio centrale, filtrante per Leao che con un pallonetto ha battuto Meret in uscita. Il 2-0 è stato tutto suo: Bennacer ha preso la zona di Hernandez, cross da sinistra, palla rimasta in area, agganciata dallo spagnolo che ha messo Mario Rui col sedere per terra, dribbling e tiro corretto in rete da Kim.

    DA OSIMHEN A LEAO - Nel primo tempo, il Milan non è mai andato in affanno in difesa ed è questo l’aspetto più incredibile della gara: in 45' il Napoli non è mai riuscito a creare una vera azione da gol. L’assenza di Osimhen ha pesato più di quanto ci potessimo aspettare, Simeone ha avuto un solo spunto, ma per il resto Tomori l’ha annullato. Tutta la squadra di Pioli ha lavorato per la fase difensiva, basta dire che Giroud ha preso un’ammonizione poco oltre la propria area per un fallo su Politano. Sotto di due gol all’intervallo, il Napoli non aveva alternative, doveva spingere subito al massimo per rientrare in partita e così ha fatto. Ha creato le occasioni migliori nel primo quarto d’ora quando la sua pressione si è alzata sensibilmente, solo che in questo spalancava il campo a uno dei migliori contropiedisti del campionato, Leao. Col primo strappo, il portoghese, in collaborazione con Bennacer, ha messo Giroud davanti a Meret, diagonale fuori di niente. E mentre Maignan aveva il suo daffare davanti a Kim e Mario Rui, è partito il contropiede del 3-0. Tonali ha soffiato la palla dai piedi del tenero Zielinski, Di Lorenzo era lassù, in attacco, e Leao ha incenerito prima Rrahmani nell’uno contro uno e poi Meret con una botta micidiale sul secondo palo.

    SAELEMAEKERS DA FENOMENO - Nel frattempo, Diaz era stato costretto a uscire per un problema all’adduttore, ma al suo posto era entrato un giocatore che di solito fa l’ala, ma stavolta ha fatto il 10, di quelli fenomenali, Alexis Jesse Saelemaekers. A metà ripresa ne ha saltati quattro: Kvaratskhelia, Lobotka, Kim e per ultimo Rrahmani, è arrivato al limite dell’area piccola con la palla incollata al piede e l’ha messa fra le gambe di Meret. Era un gol straordinario, ma anche il segno che il Napoli non c’era più. Ed è questo l’aspetto su cui Spalletti dovrà riflettere: può capitare di perdere col Milan, ma non con una resa del genere.

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    IL TABELLINO 

    Napoli-Milan 0-4 (primo tempo 0-2)

    Marcatori: 17' p.t. 14' s.t. Leao (M), 26' p.t. Diaz (M), 22' s.t. Saelemaekers (M).

    Assist: 17' p.t. Diaz (M).

    NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim (36' s.t. Juan Jesus), Mario Rui; Anguissa, Lobotka (23' s.t. Elmas), Zielinski (23' s.t. Ndombele); Politano (23' s.t. Lozano), Simeone (32' s.t. Raspadori), Kvaratskhelia. All. Spalletti.

    MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kjaer, Tomori, Theo Hernandez; Tonali, Bennacer (38' s.t. De Ketelaere); Diaz (12' s.t. Saelemaekers), Krunic (38' s.t. Bakayoko), Leao (29' s.t. Origi); Giroud (29' s.t. Rebic). All. Pioli.

    Arbitro: Rapuano di Rimini.

    Ammoniti: 35' p.t. Giroud (M), 40' p.t. Lobotka (N), 18' s.t. Krunic (M).

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