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    Dagli 'sbagli' con Sarri e Pirlo fino al ritorno di Allegri: il tempo è trascorso ma la Juve è rimasta ferma

    Dagli 'sbagli' con Sarri e Pirlo fino al ritorno di Allegri: il tempo è trascorso ma la Juve è rimasta ferma

    • Omar Savoldi
    Sarri, si sa, ha un carattere rigido. Non è né duttile, né diplomatico. Orso, brontolone , poco incline alla mediazione. Spesso è risentito, troppo risentito. Se la pigliava con Mancini (allora allenatore dell'Inter) perché era troppo elegante, “troppo profumato”, non gli piacevano le squadre “con la maglia a righe”, il campionato non lo perse contro la Fiorentina ma per “episodi discutibili in Inter-Juve”. Ora, come un fulmine a ciel sereno, dopo il pareggio in casa con l'Udinese, la colpa è “del manto di gioco dell'Olimpico, se non lo aggiustano me ne vado”.
     
    Insomma, la sua emotività è tale che si fa fatica a credergli. Forse, però, in una cosa ci siamo sbagliati. A non prenderlo sul serio quando, pur in testa al campionato con la Juve (poi vinto), si rivolse alla squadra con un pesantissimo: “Siete inallenabili!” Siete, cioè tutti. Allora ci sembrò eccessivo, anche se “non so come ho fatto a non vincere il campionato contro di voi”, era francamente peggio. CONTINUA SU ILBIANCONERO.COM

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