Dagli esempi Alphonso Davies e Bruno Fernandes al caso Scamacca: quando cambiare agente non serve
IL CASO - Al momento sono in corso delle indagini da parte della Commissione Federale Agenti Sportivi ed è in essere un contenzioso come raccontato con un comunicato del mese scorso proprio dalla Football Trade: "E' in essere tra il calciatore Gianluca Scammacca e la nostra Football Trade Srl un contenzioso avente a oggetto la validità e l’efficacia del contratto di mandato sottoscritto nell’ottobre 2020 - si legge - Ove tale contenzioso esitasse in una pronuncia di permanente validità ed efficacia di detto contratto, tutti gli accordi conclusi successivamente ad esso, tra cui anche quello con la WSA, risulterebbero nulli". Insomma, una situazione parecchio ingarbugliata. E che potrebbe avere tempi lunghi con il rischio di compromettere un eventuale trasferimento di Scamacca in estate.
IL GRANDE SALTO - Il rapporto tra il giocatore e il suo (ex) agente risale alla prima parte della stagione 2018-19, quando l'attaccante era in Olanda allo Zwolle col quale in sei mesi ha totalizzato 8 presenze. Da lì il ritorno in Italia con il cartellino controllato dal Sassuolo e la regia del suo agente Paloni: dopo sei mesi in neroverde dove non trova spazio, la stagione successiva va ad Ascoli in Serie B (35 presenze e 13 gol) e quella ancora dopo fa il grande salto in A con la maglia del Genoa. Retroscena: il Sassuolo non era convintissimo fosse pronto, a fare la differenza è stata l'insistenza del suo procuratore che credendo nelle qualità del ragazzo convinse il club e trovò l'accordo con l'allora ds dei rossoblù Faggiano. Partenza col botto, due gol e un assist nelle prime tre partite da titolare (in 7 giornate). Poi alti e bassi con il cambio d'allenatore e l'occhio vigile e scrupoloso dell'agente a monitorare la crescita del ragazzo: Scamacca chiude la sua prima stagione in Serie A con 12 reti e 2 assist tra campionato e Coppa Italia, nel mezzo il corteggiamento della Juventus a gennaio ma senza trovare l'accordo con il Sassuolo proprietario del cartellino (i bianconeri volevano chiudere in prestito con diritto di riscatto ma i neroverdi volevano inserire l'obbligo). Il resto è storia recente.
GLI ESEMPI - C'è chi invece il suo procuratore non lo cambierebbe per nulla al mondo. E' la storia di Bruno Fernandes, oggi uno dei centrocampisti più forti a livello internazionale ma da sempre legato al suo Miguel Pinho, amico fidato del portoghese e suo agente dai tempi del Boavista. Insieme hanno fatto tutta la trafila fino al Manchester United, passando per le tre tappe italiane: appena arrivato al Novara Bruno fu avvicinato da un procuratore italiano: 'No, mi dispiace. Io sono assistito da Miguel, resto con lui'. E così è ancora oggi, perché l'amicizia e la fedeltà vanno oltre il campo. Lo sa bene Alphonso Davies, che quando è passato dai Vancouver Whitecaps al Bayern Monaco era gestito da... un avvocato di energia elettrica. Un amico di famiglia che segue il ragazzo da quando giocava in MLS e ancora oggi gestisce i suoi interessi.